Ugo Forello, consigliere comunale a Palermo fino ad un paio di giorni fa, ha dimostrato più volte una sensibilità Politica diversa da quella del leader del MoVimento. Ha criticato la politica migratoria e la chiusura dei porti sostenuta dal governo, appoggiato una mozione che chiedeva di sospendere il Decreto sicurezza e contestato le esternazioni rivolte dal M5S ai giornalisti. L'improvvisa revoca del suo mandato, dunque, gli appare come ''un'epurazione''. Così come, analogamente, anche i parlamentari ''dissidenti'' sembrano vicini al ''game over''.

Forello: 'È stata un'epurazione'

In un'intervista rilasciata a La Repubblica, Ugo Forello ha criticato le offese che Luigi di Maio e Alessandro Di Battista hanno rivolto alla stampa, equiparando i giornalisti a degli ''infimi sciacalli'' e a delle ''prostitute''. In seguito, attraverso i social anziché per comunicati ufficiali, ha appreso che il suo incarico come capogruppo M5S al consiglio comunale di Palermo è da definirsi concluso. I Cinque Stelle hanno riferito che la sostituzione di Forello e la nomina di un nuovo capogruppo sarebbe dovuta ad una ''rotazione'' già preannunciata. Il diretto interessato, però, sostiene che sarebbe dovuto rimanere in carica almeno fino al voto sul bilancio.

''È stata un'epurazione'' ha quindi affermato, aggiungendo che il provvedimento ricorda ''epoche buie della nostra storia''. Inoltre, sempre secondo l'esponente, la riunione che ha designato il nuovo capogruppo non avrebbe contato sulla partecipazione del neo-eletto e di un altro componente del consiglio comunale M5S. Per questo motivo, Forello rifiuta di riconoscere la decisione che è stata presa.

I dissidenti prossimi al 'game over'

Quel che è certo è che all'interno del MoVimento 5 Stelle ci siano diverse sensibilità e che alcune stiano iniziando a scontrarsi con la linea del capo partito Luigi Di Maio. Se inizialmente era Roberto Fico a prendere le distanze da alcune scelte, l'attenzione ora ricade sui parlamentari ''dissidenti''.

Dopo qualche tentennamento sul Decreto sicurezza, infatti, si sono formate piccole tensioni anche riguardo al condono edilizio previsto per Ischia. I parlamentari Gregorio De Falco e Paola Nugnes, il primo con un voto favorevole e la seconda con un'astensione, hanno permesso l'approvazione di un emendamento che ha limato il provvedimento. Di conseguenza la sanatoria, anziché riprendere i criteri del condono del 1985, si rifarà a quelli del 1994 e del 2003. La restrizione e l'atteggiamento dei due pentastellati non è stata gradita dal M5S. Tra i piani alti del Movimento circola la versione secondo cui i due esponenti sarebbero ''game over''. Nel dettaglio, sembra che De Falco stia rischiando l'espulsione e che alla Nugnes si prospetti una sospensione. Infine, secondo il capogruppo al Senato Stefano Patuanelli (M5S), i due parlamentari avrebbero ''tradito l'impegno preso con i cittadini''.