Intervenuta al Senato per discutere della legge di bilancio, la forzista Anna Maria Bernini ha citato nel corso dell'intervento la famigerata lista che il vicepremier Di Maio ha postato sui social per elencare tutte le misure incluse nella finanziaria targata M5S-Lega. Rivolgendosi al vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, l'ex ministro delle Politiche europee di Forza Italia ha esordito dicendo: "Benvenuti in Parlamento, con una manovra a scatola vuota, che non ha una stella polare e non ha un'idea di Paese, ma che rappresenta solamente un insieme di piccoli egoismi personali che presidiano un contratto di Governo che rappresenta solo una spartizione di potere.

Una spartizione di potere tra due partiti che stanno al Governo, diversi, distinti, distanti e che hanno come unico elemento in comune il contratto di Governo".

Bernini: 'Il contratto di centrodestra non prevedeva il parassitismo di Stato'

L'avvocato e costituzionalista bolognese, a nome del gruppo parlamentare di Forza Italia, ha poi aggiunto: "Il contratto di centrodestra non prevedeva l'assistenzialismo e il parassitismo di Stato a scapito dei poveri pensionati che hanno lavorato una vita per guadagnarsi 1.300 euro al mese, che vengono vampirizzati per dare il reddito di cittadinanza ai "disoccupati". Una categoria peraltro che questa manovra a scatola vuota non definisce; è una norma in bianco.

Noi portiamo via a persone che hanno la pensione di 1.300 euro al mese, con cui magari mantengono una famiglia, il figlio disoccupato, il nipote che va all'università, la moglie che fa il telelavoro perché non trova altro, ecco noi portiamo via a questa categoria di persone, da questi 1.300 euro, il reddito di cittadinanza".

'780 euro del reddito di cittadinanza che diventano 83 euro al mese: fatto'

E, a proposito del cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, la capogruppo al Senato di Forza Italia ha dichiarato: "Il reddito di cittadinanza non sarà più di 780 euro, ma sarà di 83 euro al mese. Non ci si fa la spesa nemmeno per una settimana. Sarà di 83 euro al mese sottratti a pensionati che hanno 1.300 euro di pensione ogni mese.

È una cosa di un'iniquità straordinaria e noi siamo terribilmente arrabbiati per questo. Non possiamo utilizzare altri aggettivi, siamo arrabbiatissimi, ci vergogniamo di avallare una cosa del genere. Ci vergogniamo anche solo di essere presenti in quest'aula dicendo no e no e poi no a queste misure, per cui un esimio e autorevole rappresentante di questo governo, il ministro Di Maio, ha identificato una categoria: fatto. Allora 780 euro che diventano 83 euro al mese: fatto. Reddito di cittadinanza sottratto ai pensionati: fatto. 800 milioni sottratti alle Ferrovie dello Stato e quindi ai treni dei pendolari: fatto. Incentivi rubati agli imprenditori, a quella categoria produttiva di artigiani, commercianti e partite IVA che ha creduto in tutti noi: fatto.

Insomma, per usare uno slogan: più povertà per tutti". Dopodiché, i senatori del Gruppo parlamentare di Forza Italia si sono levati in piedi per esporre cartelli recanti la scritta: "Più povertà per tutti: fatto".