Oggi la manovra è arrivata alla camera per la discussione. Le opposizioni si sono date subito da fare con nuove proteste, scatenando una tale bagarre che ha costretto il presidente Fico a sospendere momentaneamente la seduta.

Ieri invece Di Maio è intervenuto sulla questione dell'Ires, promettendo che sarà cambiata alla prima occasione.

Manovra arriva alla Camera: le opposizioni si scatenano

Già nei giorni scorsi le opposizioni avevano fatto del loro meglio per evitare l'approvazione della manovra, ma oggi si sono superate.

In seguito alla richiesta delle opposizioni di votare lo stop il presidente Roberto Fico ha risposto in merito alle richieste sui fatti di ieri, quando in commissione Bilancio è stato votato il mandato al relatore senza esaminare alcun emendamento presentato.

Nonostante le spiegazioni, il Pd in particolare si è dato in veementi proteste, aiutato anche dal fatto che in quel momento non ci fossero molti deputati della maggioranza di governo.

Fico comunque, nonostante il rumoreggiare del partito di centrosinistra e anche di Brunetta di Forza Italia, ha spiegato che i comportamenti mantenuti da Borghi, presidente della commissione Bilancio, rientrano in una prassi consolidata; ha anche aggiunto di aver concesso un ampliamento dei tempi di discussione, e pertanto le proteste delle opposizioni, a suo modo di vedere, sarebbero del tutto ingiustificate.

A quel punto un altro membro di Forza Italia, Fatuzzo, ha sventolato la bandiera del partito dei Pensionati, creato da lui.

I commessi l'hanno fatta rimuovere, ma lui ne ha tirata fuori un'altra. Contemporaneamente tutti i deputati di Pd e Forza Italia (mai così coesi) hanno preso a gridare in coro di volere il voto. A quel punto Fico si è visto costretto a sospendere la seduta e convocare i capigruppo. Ma proprio a causa di ciò è partito un ulteriore putiferio: Borghi e Fiano del Pd hanno preso a correre verso la presidenza con un fascio di emendamenti, per poi essere placcati dai commessi.

Lì si è scatenato nuovo chiasso da parte delle opposizioni che, tra proteste e parolacce, sono riuscite a far tardare la seduta di ben un'ora e mezza.

Di Maio: l'Ires va rivista

Ieri era partita anche la discussione sul fatto che la nuova manovra penalizzerebbe il volontariato.

Su questo punto anche i membri del governo si sono però mostrati d'accordo.

In particolare il vicepremier Di Maio ha affermato che quella norma andrà cambiata alla prima occasione. Questo perché in partenza si volevano punire soltanto coloro che fanno finto volontariato, ma dopo una serie di modifiche si è ottenuto per risultato un sistema che penalizzerebbe coloro che hanno agito onestamente.

Per queste ragioni il leader pentastellato, seguito poi dallo stesso Conte, hanno promesso modifiche alla norma Ires già da gennaio.