Chi lo avrebbe mai detto: apparentemente, il nostro Paese è sempre meno affetto dal problema dell'immigrazione. Il numero di persone sbarcate da noi nel primo mese di questo 2019, risulta infatti pari ad appena 155. Un dato, questo, del tutto imparagonabile rispetto allo stesso periodo del 2018 e del 2017, quando in entrambi i casi si registrarono tra i 4.000 e i 4.500 nuovi ingressi.

La flessione del fenomeno dell'immigrazione in Italia, dati e statistiche alla mano, non può che essere considerata un dato di fatto. In netto contrasto con l'attenzione mediatica che viene riservata a questo tema, in effetti, tabelle e grafici pubblicati oggi dal sito ufficiale del Ministero dell'Interno sembrerebbero inequivocabilmente dimostrare come il flusso in entrata sia in diminuzione costante e progressiva.

Immigrati in Italia, un calo che dura da tempo: dati e statistiche prima dell'attuale governo

Senza entrare in discorsi inerenti a meriti e demeriti dell'attuale governo, può essere di indubbia utilità andare a confrontare i primi 5 mesi del 2018, precedenti all'insediamento del governo Conte, con lo stesso periodo del 2017. I nuovi immigrati in Italia nel 2017, in effetti, risultavano essere ben 60.228, mentre un crollo verticale è stato registrato nel 2018, quando il numero è diventato quattro volte più piccolo, portando la conta a soli 13.430 individui.

Distribuzione degli immigrati in Italia: come vengono divisi?

La distribuzione degli immigrati in Italia rispecchia grossomodo quella generale degli abitanti autoctoni.

Domina questa speciale classifica la Lombardia, che ne ospita il 14% del totale, seguita da Lazio, Campania ed Emilia Romagna, tutte al 9%. Questo apparente dislivello si spiega in maniera semplice e precisa eseguendo la conta dei residenti nella regione, nella quale i 10,2 milioni di abitanti vanno a costituire addirittura il 16% della popolazione totale dell'intero Stivale.

E c'è chi, come il primo cittadino della città di Milano, considera la presenza di queste persone come una vera e propria ricchezza.

Nazionalità immigrati in Italia: la crisi del Bangladesh

Ma quali sono le nazionalità maggiormente rappresentate? In dettaglio 57 dal Bangladesh, 38 dall'Iraq e 31 dalla Tunisia più altre piccolissime quantità da altri 6 paesi: i 155 migranti sbarcati nel nostro paese nell'ultimo mese, stando alle loro stesse dichiarazioni, fanno dunque capo a ben 9 paesi d'origine differenti.

Ma perché proprio il Bangladesh? Nel paese, le recenti elezioni sono state accompagnate da numerosi sospetti di brogli e da vere e proprie guerriglie urbane, che hanno visto contrapposti esponenti delle varie fazioni politiche. Una situazione di precarietà e progressivo deterioramento che ha trovato il suo culmine in questi giorni, ma che in realtà si protrae nel tempo da ormai qualche anno. Non ultimo, in data 6 settembre 2018, il Tribunale di Bari ha stabilito il persistere di uno stato di "minaccia individuale alla vita e alla persona", accordando lo status di protezione sussidiaria ad un richiedente bangladese.