Non è passato molto tempo da quando un titolo di Libero "Comandano i terroni' destò un polverone di polemiche dopo che il quotidiano diretto da Vittorio Feltri mise in evidenza come le più alte cariche dello Stato fossero per lo più occupate da persone che erano nate o facevano comunque riferimento al Mezzogiorno. Stavolta a generare una vera e propria bufera su un titolo provocatorio sono l'accostamento tra un tema economico che non racconta una bella verità per l'Italia e l'aumento delle persone omosessuali. E un coro di voci si è levato per manifestare tutto lo sdegno per la scelta non rinnegata da un Feltri determinato a difendere la propria posizione.

Intervengono l'Odg e il M5S

Attorno alla vicenda sono molti gli organi che hanno manifestato l'intenzione di muoversi per quelle che sono le loro competenze. L'Ordine dei Giornalisti ha fatto sapere di aver già fatto partire una procedura d'indagine presso il Consiglio di Disciplina. In attesa di capire quali saranno i provvedimenti che saranno presi, anche il Movimento Cinque Stelle ha manifestato il proprio sdegno per quel titolo che, accompagnato da un occhiello che recita "C'è poco da stare allegri", delinea un quadro che ha indignato molte persone. Il partito pentastellato, attualmente al Governo con la Lega, ha fatto sapere che saranno avviate le procedure per tagliare i fondi al quotidiano.

Feltri si difende

Vittorio Feltri, direttore di Libero, non si fa intimorire dalla levata di scudi contro il suo giornale. Sostiene che si stia parlando a sproposito e si stia peccando di superficialità, e rimanda al mittente qualsiasi accusa di omofobia. "L'omofobia - ha tuonato Feltri - ce l'ha in testa chi ci critica". Il direttore ha inteso sottolineare che gli attacchi derivano da persone che si sono soffermate al titolo, senza aver letto il contenuto dell'articolo.

Tra gli aspetti che intende mettere in risalto c'è il fatto che i dati sull'incremento degli omosessuali arriverebbero da fonti dirette, ossia le associazioni gay. A quel punto Feltri si domanda di cosa ci si offenda e di cosa ci sarebbe da rallegrarsi se si deve rilevare il calo di fatturato e Pil. "E' un titolo fattuale, come direbbe Crozza" evidenzia ancora Feltri. Una spiegazione che con buona probabilità non sarà sufficiente a placare il dissenso manifestato da diverse componenti, che non prenderanno per buone le tesi difensive del direttore di Libero.