Dopo la firma dell'accordo di collaborazione con la Francia di Emmanuel Macron, la Germania del Cancelliere Angela Merkel decide di dare un'altro smacco all'Italia sfilandosi dall'operazione navale congiunta nel Mediterraneo denominata "Sophia". Secondo le parole stesse del Cancelliere tedesco la motivazione che ha spinto la Germania a questa improvvisa defezione sarebbe da ricercare nell'atteggiamento duro e intransigente manifestato dall'alleato italiano e in particolare dal Vicepremier e Ministro dell'Interno Matteo Salvini. Per il momento si tratta di una semplice sospensione delle attività da parte della fregata impegnata nel Canale di Sicilia.
Ma certo le premesse non fanno ben sperare.
Una decisione unilaterale
Per di più, secondo quanto riferisce il quotidiano romano "La Repubblica" la decisione da parte del Governo tedesco sarebbe stata presa in modo repentino e unilaterale senza informare preventivamente nessun esponente del Governo M5S - Lega. Né il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte né tanto meno i vertici militari con cui ci si sarebbe dovuti coordinare in un caso del genere. Anche perché questa decisione potrebbe mettere a rischio l'intera operazione, avviata nel 2015 per garantire la sicurezza del Mediterraneo e contrastare i trafficanti di esseri umani.
La posizione italiana
La decisione tedesca ha preso in contropiede il Governo italiano.
Infatti, fino a pochi giorni fa chi sembrava dovesse uscire dall'operazione navale fosse proprio l'Italia e non la Germania. E questo a motivo delle continue dichiarazioni intransigenti del Vicepremier e Ministro dell'Interno Matteo Salvini e degli ultimi avvenimenti avvenuti in Libia con la Guardia Costiera libica che ha recuperato i naufraghi e con questi ultimi che minacciano di suicidarsi piuttosto che rientrare nei centri di detenzione.
Salvini, infatti, aveva dichiarato che le regole in base alle quali andava scelto il porto di sbarco dovevano essere riviste in quanto non andavano bene per il nostro Paese. E dopo la notizia della defezione tedesca ha affermato che per l'Italia non è un problema. Anche perché la missione Sophia aveva come mandato di far sbarcare tutti i migranti in territorio italiano.
E questo ha portato circa 50.000 migranti in più nel nostro Paese.
Comunque, come si è affrettato a ribadire il portavoce del Ministero della Difesa tedesco, l'invio di una nuova nave tedesca è solo temporaneamente sospeso, almeno fino a marzo 2019 quando il mandato dovrebbe essere prolungato dalla Unione Europea e in quella sede dovrebbero essere chiariti meglio quali sono i compiti delle singole nazioni partecipanti. D'altra parte, questa decisione allontana un alleato storico dell'Italia, la Germania, e lo avvicina alla Francia con cui, in questo momento storico, i rapporti non sono certo idilliaci. Comunque, il portavoce del Ministro della Difesa tedesco ha ribadito che i suoi uomini rimarranno all'interno del quartier generale della missione Sophia e la nave Berlin rimarrà a disposizione e pronta a rientrare in azione nel giro di una quindicina di giorni in seguito ad una nuova decisione.
È vero comunque che l'Italia è stata lasciata sola dagli altri partner europei a gestire gli sbarchi in porti sicuri. E questo soprattutto dopo che il Governo italiano ha formalmente chiesto aiuto per gestire questa situazione. Tanto più che la missione Sophia non ha un dettagliato regolamento su questo aspetto della gestione. Per questo il Governo M5S - Lega aveva provato a cambiare le regole della missione. Ma senza riuscirci. Comunque la partita rimane ancora aperta. Anche perché ci saranno ancora persone da salvare. Ed ora è tutto più difficile.