I migranti in Italia diventano ora non più soltanto un caso nazionale ma internazionale, tanto che che l'Alto Commissariato della Nazioni Unite per i Rifugiati invierà un'ispezione nel nostro Paese. Il motivo della visita si può trovare nelle parole della neo segretaria dell'Unhcr che, già in passato, accusò l'Italia di atteggiamenti razzisti e violenti contro i migranti, africani e rom.

Migranti, presto gli ispettori Onu in Italia

Alle parole di Michelle Bachelet, Salvini reagì con veemenza, chiedendosi se fosse ancora il caso di dare soldi alle Nazioni Unite.

L'alto dirigente dell'Unhcr già all'epoca disse che avrebbe mandato degli ispettori, e ora lo farà veramente: dal 27 gennaio al primo di febbraio in Italia ci saranno gli ispettori Onu per verificare se il nostro Paese è razzista. Si presenteranno a Roma i funzionari Onu e incontreranno i vari responsabili dei ministeri che hanno a che fare con la questione migranti: quello degli Esteri, quello degli Interni, della Giustizia e del Lavoro. A seguito di questi incontri ci sarà un vertice con il dipartimento della Pubblica Sicurezza, le associazioni e con le amministrazioni locali delle città più importanti come Roma, Napoli e Milano. Al termine delle ispezioni i funzionari Onu, come raccontato dal Fatto Quotidiano, stileranno un rapporto che anche se non avrà un peso pratico (il governo può ignorarlo, non è vincolante) lo avrà senz'altro politico.

Anche negli anni passati l'Unhcr fece delle visite al nostro Paese, realizzando relazioni periodiche, ma questa volta è diverso. I rapporti tra il governo italiano e l'Onu non sono dei migliori e quest'ultima ha dichiarato che nei sei giorni d'ispezione si concentreranno sulle discriminazioni razziali. L'attenzione, in particolare, sarà rivolta ai centri d'accoglienza, ai migranti e ai presunti atti di razzismo contro i rom.

L'Onu non vuole che i migranti tornino in Libia

L'Unhcr, con tutta probabilità, ha deciso di intervenire in Italia a seguito dell'ultima diatriba tra Salvini e l'Onu riguardo i migranti nel Mediterraneo: dopo la morte di 117 migranti vicino alle coste libiche, l'Onu ha dato parere negativo sul riportare i migranti in Libia. "Considerato il contesto attuale i rifugiati e i migranti non devono far ricorso in Libia" hanno dichiarato i vertici Onu, la replica del ministro dell'Interno non è tardata ad arrivare: "Altri sbarchi e soldi ai trafficanti? La mia risposta è no" ha enunciato Salvini.