Era il 18 gennaio del 1994 quando per la prima volta le porte di Montecitorio si aprirono dinanzi a Silvio Berlusconi, capo di un partito destinato a segnare la storia del Paese. Volente o nolente, sono infatti oggi indiscutibili l’originalità e il cambiamento apportati da Forza Italia in un Paese ancora incendiato dal clamore di Tangentopoli.

Un inizio singolare per quella che storicamente verrà definita la Seconda Repubblica italiana. Dagli immancabili inni di sottofondo a qualsiasi cerimonia, ai nuovi spot pubblicitari, fino ai plateali comizi nei maggiori centri urbani italiani, attraverso strategie nuove e al tempo forse sconosciute in ambito pubblicitario, il Cavaliere è riuscito a svecchiare e a rimettere a nuovo le tecniche comunicative della Politica italiana, ottenendo il sostegno dei più.

Ma non è tutto oro ciò che luccica; in compagnia di scandali e ricorsi a giudizio, partendo al fianco di Gianfranco Fini, proseguendo a braccetto con Umberto Bossi, Pier Ferdinando Casini e Angelino Alfano, Berlusconi arriva al tramonto del suo quarto e ultimo governo. L’11 novembre del 2011 l’era Berlusconi, ormai passata alla storia come la più lunga in termini governativi del secondo dopo guerra, consegna le sue dimissioni: un addio tra fischi, urla e forse anche qualche festeggiamento.

Silvio Berlusconi annuncia la sua candidatura

Nonostante ciò un’uscita vera e propria dal panorama politico italiano il Cavaliere non l’ha mai fatta, l’eterno ritorno dell’uguale lo definirebbe Nietzsche. Sotto coalizioni ed alleanze diverse, infatti, l’ex premier, oggi, all’ombra dei suoi 82 anni, si aggira ancora per Roma e non sembra avere intenzione di mollare la presa.

Le elezioni dell'anno appena trascorso hanno lasciato l'amaro in bocca a partiti come Forza Italia che tanto avevano lavorato e sperato in una coalizione con i verdi di Salvini. Così, ieri, alla vigilia dell’anniversario del suo partito, Silvio Berlusconi ha annunciato di essere pronto a candidarsi alle imminenti elezioni europee.

“Ho intenzione di andare in Europa dove manca ancora un pensiero politico profondo sul mondo”, ha affermato il leader di Forza Italia senza remore. Quali realmente siano i suoi progetti e le sue idee sull’UE non è ancora chiaro. Bruxelles è ancora troppo indaffarata con la May per emettere parola in relazione alle future elezioni e, probabilmente, è ancora troppo presto per poter anticipare qualsiasi tipo di pronostico sui giochi europei.