L'arresto di Cesare Battisti non avrebbe fermato il ministro dell'interno Matteo Salvini nella sua volontà di mettersi alla ricerca dei terroristi italiani che si sono rifugiati all'estero. Stando alle ultime notizie riportate dall'Ansa, sembra infatti che al Viminale sia arrivato un dossier redatto dall'Intelligence e dalle forze dell'ordine, contenente i nomi di circa 30 latitanti.

Dopo il clamore suscitato dalla cattura e dal rientro in Italia dopo ben 37 anni di latitanza dell'ex esponente dei Pac, il governo italiano sembra dunque intenzionato a portare avanti la sua caccia ai terroristi residenti all'estero per mettere fine una volta per tutte ad un sanguinoso capitolo della storia recente.

Il documento approdato sul tavolo del Viminale conterrebbe i nomi di 27 terroristi legati a movimenti di sinistra e di altri 3 appartenenti a gruppi eversivi di destra che, per differenti ragioni, non sono mai stati assicurati alla giustizia del nostro Paese.

Salvini sarebbe pronto a passi ufficiali con i Paesi ospitanti

Dunque, prossimamente potrebbe giungere al termine la lunga stagione del post-terrorismo che ha garantito l'impunità a diversi sovversivi fuggiti all'estero. Infatti, dopo gli anni '80 caratterizzati dalla cosiddetta "dottrina Mitterand" - un principio che per diversi anni ha tutelato coloro che avevano commesso reati politici in Italia, ospitati dalla Francia a patto che non avessero commesso crimini contro lo Stato transalpino e che si fossero ritirati dal terrorismo politico - dalle connivenze più o meno ufficiali di altri Stati del centro e Sudamerica, l'Italia finalmente si prepara a voltare pagina.

Dopo quanto si è appreso nei giorni scorsi dalla viva voce del ministro dell'interno Salvini, le news di queste ultime ore confermano la rinnovata volontà politica del governo italiano di intervenire verso quei Paesi che ancora ospitano ex terroristi per chiederne l'estradizione.

Si attendono contatti con la Francia

Il primo Paese che il governo sarebbe pronto a contattare sarebbe la Francia.

Qui, infatti, grazie ad una politica piuttosto tollerante nei confronti dei terroristi stranieri presenti sul territorio nazionale, risiederebbero ad oggi ancora 14 latitanti: dunque circa la metà di quelli segnalati al Ministero dell'Interno dalle forze dell'ordine e dall'Intelligence.

Matteo Salvini, infatti, sarebbe molto determinato nel voler assicurare alla giustizia italiana una serie di soggetti riconosciuti colpevoli di delitti legati alla lunga stagione del terrorismo.

Nell'elenco consegnato al Viminale, oltre alla Francia, tra gli Stati che attualmente ospiterebbero dei terroristi italiani latitanti ci sarebbero anche Brasile, Nicaragua, Algeria e addirittura Giappone.

Se in Brasile il cambio di rotta è stato determinato anche dall'ascesa al potere di Jair Bolsonaro, per gli altri Paesi occorrerà attendere un po' di più per capire se Matteo Salvini troverà degli interlocutori altrettanto disponibili alla richiesta di giustizia da parte del governo italiano.