Rosario Fiorello non si dà pace. Il popolare showman non si capacita del fatto che, in questi ultimi giorni, sui mass media e sui social network, si siano ripetuti incessantemente violenti attacchi e critiche contro i compensi a cinque zeri ricevuti dai conduttori di Sanremo claudio baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio. Fiorello, forse, non tiene conto del fatto che il livore popolare degli italiani è stato accentuato dalla stilettata lanciata da Claudio Baglioni contro il leader della Lega Matteo Salvini sul tema dell’immigrazione. Fatto sta che il conduttore siciliano, pur avendo la buona intenzione di fare da scudo al popolare cantautore, finisce per peggiorare la situazione, visto che giustifica il suo mostruoso cachet con le leggi del mercato capitalistico.

Il post di Fiorello su Instagram: ‘Indignati con i conduttori di Sanremo si, ma con i delinquenti no’

Fiorello decide di prendere le difese di Claudio Baglioni, finito sotto il fuoco incrociato delle critiche social per aver espresso il suo pensiero antisalviniano sull’immigrazione, con un post pubblicato su Instagram nel quale si esibisce in uno spericolato paragone. Perché i mass media e l’opinione pubblica, si chiede polemicamente Fiorello, si “indignano” solo quando parlano dei compensi intascati dai conduttori di Sanremo e non, invece, verso diverse categorie di “delinquenti” come i rapinatori, gli evasori fiscali, oppure i politici che “mangiano con le mazzette sulle opere pubbliche?”. Una similitudine tra i ricchi e ‘viziati’ membri dello star system e la criminalità comune che, a dire la verità, risulta un tantino forzata.

Claudio Baglioni non deve vergognarsi di guadagnare tanto

Rosario Fiorello prosegue poi la sua invettiva contro gli odiatori di Claudio Baglioni e dei ‘dorati’ conduttori di Sanremo, citando persino Cristiano Ronaldo e polemizzando sul fatto che, quando ci si sposta nel mondo del calcio, la rabbia popolare contro i privilegi non sia così netta.

La sua motivazione della difesa di Baglioni parte dal fatto che l’autore di Strada facendo è partito da zero, come quasi tutti i suoi colleghi, ma poi ce l’ha fatta grazie alle sue capacità e non si deve, quindi, vergognare di pagare le tasse. Insomma, questo il ragionamento di Fiorello, “c'è una legge di mercato per la quale, se Baglioni porta tantissimi soldi alla Rai, guadagna questo”.

Poi, forse obnubilato dalla foga, Fiorello si rivolge direttamente a tutte le persone normali, quelle “stipendiate”, chiedendo loro se avessero accettato tutti quei soldi se avessero avuto “velleità artistiche” e capacità. Ovvio che quello della ‘star’, conclude, “non è un lavoro che possono fare tutti. Lo fai se hai talento, come Baglioni, Bisio e Raffaele che oggi guadagnano soldi, mica li rubano”.