La soluzione al blocco delle due navi Sea Watch e Sea Eye, con complessivamente 49 migranti a bordo, sembra sempre più vicina a livello europeo ma in Italia stanno nascendo forti attriti tra il premier Giuseppe Conte ed il vicepremier Matteo Salvini.

La situazione

Forti attriti stanno nascendo tra Conte e Salvini in merito alla vicenda delle due navi delle ong che trasportano complessivamente 49 migranti. Mentre il leader della Lega continua a ribadire un secco 'no' nei confronti di tutti i richiedenti asilo, il premier afferma di poter accogliere le donne ed i bambini, cercando, inoltre, una soluzione per non dividerli dagli uomini di famiglia.

La situazione in Europa sembra vicina ad una svolta: i contatti tra Bruxelles e le varie capitali sono costanti ed intensi e sia Parigi che Berlino si sono fatte avanti per ospitare 50 persone ognuna. Appare evidente come ancora non ci sia una risoluzione concreta in quanto Malta ha deciso di voler la ridistribuzione anche degli altri 249 migranti arrivati lo scorso mese. L'unica strada percorribile, momentaneamente, è quella di trasferire solamente chi ha le qualità per ottenere l'asilo.

All'interno delle due navi la vita sta diventando difficile: il mare agitato crea non pochi problemi a chi si trova a bordo, le temperature sono rigide, le malattie potrebbero diffondersi da un momento all'altro ed in molti stanno iniziando lo sciopero della fame e della sete.

Salvini non dà il permesso di sbarcare

La posizione del vicepremier resta ancora irremovibile e lo stesso afferma che chi vuol difendere il futuro della popolazione africana deve proibire l'arrivo delle barche in Europa. Il primo passo deve essere quello di bloccare gli scafisti, che mettono in repentaglio la vita delle persone pur di prendere soldi.

Nessuno, secondo Salvini, deve accettare il loro gioco, né in Italia, né in Europa, per il bene di tutti.

Riferendosi alla denuncia che ha ricevuto per il blocco navale della scorsa estate, il vicepremier paragona la situazione della Diciotti a quella odierna in quanto anche Malta si sta comportando allo stesso modo: il suo è il porto in cui i migranti devono sbarcare in quanto si trovano nelle acque maltesi.

Inoltre, essendo le navi tedesche ed olandesi, l'Italia non deve farsene carico.

Afferma infine,tramite diretta Facebook, che non sarà lui ad aiutare le ong e gli scafisti e che nessuno entrerà in Italia con il suo consenso o quello della Lega. Raccomanda agli altri esponenti del governo di fare la stessa cosa e di favorire solamente chi arriva con associazioni serie e ha veramente bisogno di protezione. Favorire l'entrata dei migranti questa volta significherebbe creare un precedente e far in modo che gli scafisti continuino il loro traffico indisturbati..

Conte: 'Li prenderò in aereo'

Conte ribatte duramente le parole del vicepremier sottolineando che nessuno si trova in accordo con gli scafisti e che, come tutti, sta lavorando per diminuire gli sbarchi, far in modo che chi ne ha veramente bisogno arrivi in aereo e aumentare le possibili espulsioni.

Alla trasmissione Porta a Porta Conte ha affermato che non accetta nella sua totalità la linea dura di Salvini, che le porte dell'Italia sono aperte per donne e bambini e se i porti sono chiusi, significa che andrà a prenderli in aereo.