Siamo abituati alle apparizioni televisive in cui il celebre critico d'arte Vittorio sgarbi attacca ogni suoi interlocutore, da ministri alle istituzioni, dagli opinionisti ai giornalisti. Questa volta, però, sgarbi si è superato e se l'è presa niente di meno che con Sua Santità Papa Francesco.

Sgarbi e l'invito all'accoglienza della Chiesa

Il professore originario della città di Ferrara, intervenuto come ospite di Myrta Merlino alla trasmissione televisiva 'L'aria che tira' in onda su La Sette, è entrato a gamba tesa contro il Pontefice, invitandolo, con una calma a lui del tutto inconsueta, quasi una flemma dal sapore britannico, ad ospitare negli ampi spazi di Città del Vaticano l'enorme schiera di diseredati, poveri, migranti, profughi ed emarginati sociali che popolano sempre più maggiormente le strade cittadine del nostro paese.

Un invito, dunque, all'accoglienza indiscriminata e coatta, non solo da parte della società civile ma anche della Chiesa Cattolica, di cui Papa Bergoglio è il massimo esponente e rappresentante.

Il critico d'arte: 'Il Papa è un anti-leghista'

Quello di Sgarbi è un appello ad un intervento di solidarietà da parte del vertice del Vaticano, definito dal critico d'arte come 'un esponente della schiera anti Lega e contrario all'attuale ministro degli Interni Matteo Salvini'. Secondo Sgarbi, quando il Papa avrebbe proferito la frase 'meglio un ateo che un cristiano ipocrita', avrebbe voluto sottintendere 'meglio un ateo come Fratoianni (onorevole della Camera dei Deputati e segretario del partito politico di 'Sinistra Italiana') che un cristiano come Massimiliano Romeo (attuale capogruppo della Lega al Senato) o Matteo Salvini'.

Sgarbi è inarrestabile e ha proseguito nella sua invettiva sottolineando come lo Stato del Vaticano abbia oltre 100mila posti a disposizione per accogliere i migranti: 'Il Vaticano è una macchina di soldi. Papa Francesco li accolga (i migranti, n.d.r.) a casa sua. Non è detto che non debba fare nulla solamente perché si chiama Papa' - afferma il critico d'arte, obbligando la padrona di casa, la giornalista Myrta Merlino, ad un richiamo di rito nei confronti del polemico ospite, per evitare una querela in tribunale.

Sul finale l'eccentrico personaggio televisivo si calma e conclude: 'Io sono amico della Chiesa pur non condividendo parecchie posizioni dello stato del Vaticano'.