La terza decade del mese di gennaio ha visto SWG pubblicare i nuovi Sondaggi politici. L’istituto di ricerche ha mostrato le intenzioni di voto all’interno del TG La7. Il dato più significativo riguarda la Lega, che viene data in calo rispetto alla settimana scorsa. Il partito di Matteo Salvini scivola al 31,5%, andando a perdere lo 0,7%. Nulla di preoccupante, visto l’ampio vantaggio sui rivali, ma qualcosa potrebbe cambiare, considerando che alle sue spalle si sono rilanciati tutti i grandi. Il Movimento 5 Stelle, ad esempio, sale al 25,7%, guadagnando mezzo punto percentuale.

Fa addirittura meglio il Partito Democratico (+0,6%), che si porta al 17,9%.

Un po’ più distante, ma comunque in ripresa (+0,4%), troviamo Forza Italia, che si attesta all’8,6%. La situazione attuale vede poi Fratelli d’Italia al 4,4% (+0,2%), mentre Più Europa scivola al 3% (-0,2%). Il trend è negativo anche per MDP, SI e altri di sinistra (-0,3%). Questi raccolgono il 2,8%. In flessione pure Potere al Popolo (-0,2%), che si attesta al 2,3%. Le altre liste politiche ottengono complessivamente il 3,8%, con una perdita pari allo 0,3% rispetto alla rilevazione precedente. SWG sottolinea come il 34,3% dei cittadini intervistati non ha espresso una preferenza.

Europee 2019: sfida più equilibrata tra Lega e M5S

In vista delle prossime elezioni europee, che si svolgeranno nel mese di maggio, l’istituto di ricerche PIEPOLI ha deciso di chiedere agli italiani quale partito voterebbero alle urne. Rispetto a quanto evidenziato da altri sulla tornata elettorale di primavera, in questo caso abbiamo una sfida decisamente più equilibrata tra Lega e M5S.

A dividerli ci sono pochissimi punti percentuali. Il partito di Matteo Salvini viene attestato al 31,5%, mentre il movimento di Luigi Di Maio ottiene il 28%. A chiudere il podio c’è il Pd con il 17,5%, seguito da Forza Italia con il 10%.

Oltre a riportare le intenzioni di voto, è stato chiesto ai cittadini di esprimere un’opinione riguardo ad altri argomenti.

In merito alla fiducia nei confronti del Governo, ad esempio, il 17% degli intervistati ha sottolineato come sia aumentata rispetto a 6 mesi fa, mentre il 22% afferma che sia diminuita. Per il 41%, invece, è rimasta uguale. C’è poi un discreto 18%, che sostiene come non abbia mai avuto fiducia nell’esecutivo attuale. Gli italiani si trovano ad essere divisi anche sul Governo basato su principi populisti. Il 44% ne dà un valore negativo, mentre il 42% positivo.