La chiusura dei porti caldeggiata dal Leader della Lega, Matteo Salvini, e appoggiata anche dal Movimento 5 stelle come una «vittoria», non rappresenta una novità per la storia italiana. Difatti, al riguardo, c'è un precedente relativo al governo di Sinistra guidato da Romano Prodi. Nell'anno 1997 infatti ci fu la crisi albanese, con all'epoca un governo tutt'altro che di destra, formato dal PDS, Prodi PDC e Napolitano Ministro degli Interni: le decisioni prese furono drastiche cioè, blocco navale, respingimenti e rifiuto di migranti economici.

Come andarono i fatti nel 1997

Il 2 Aprile 1997 Prodi spiega in Parlamento dicendo lo scopo dell'operazione è quello di stroncare la malavita organizzata che gestisce gli espatri (punto sul quale il PD attacca molto Matteo Salvini). All'epoca, per bloccare lo sbarco degli albanesi furono utilizzate le più imponenti navi della Marina Militare Italiana. Le imbarcazioni italiane si schierarono al limite delle acque territoriali albanesi portando in sé l'ordine di non far passare alcun motoscafo o nave. Il 28 Marzo 1997, qualche giorno prima del blocco navale, la nave Sibilla della Marina Militare Italiana colpisce una motovedetta albanese che era in condizioni fatiscenti. In quell'occasione, purtroppo ci furono 81 vittime ed i sopravvissuti furono solo 34.

In relazione a quell'episodio non ci fu alcuna incriminazione da parte del tribunale ai ministri dell'epoca. Mentre negli ultimi giorni si rischia una crisi di governo perchè l'Italia non avrebbe rispettato le leggi nel comportamento con la nave ONG 'Diciotti'. Proprio in relazione all'ultima accusa da parte del Tribunale, è importante ricordare un precedente accaduto durante il governo Prodi.

La Sagittario incrociò il peschereccio Nikdei Cervo, che portava bandiera albanese con 150 persone a bordo. Con l'ausilio di un megafono i militari italiani intimarono all'imbarcazione di non proseguire oltre, nonostante il peschereccio fosse in avaria. La linea del governo Prodi fu duramente criticata anche dalle Nazioni unite.

Nonostante questo precedente importante, però, le opposizioni di sinistra continuano a criticare la linea dura del governo riguardo l'immigrazione, pur sapendo che l'Italia non ha la possibilità di accogliere tutti i migranti del Mediterraneo.

La linea di Salvini sugli immigrati

A dar ragione alla linea di Matteo Salvini ci sono i numeri, infatti negli ultimi due anni sbarcarono in Italia 300 mila immigrati, mentre sotto l'attuale gestione siamo fermi a 23 mila. Secondo quanto riportato da 'Huffington Post', il Ministro Salvini sta lavorando ad un provvedimento che limiti la possibilità di entrare nelle acque territoriali italiane (proprio come il governo Prodi nel 1997), intervenendo a monte, applicando le norme già esistenti.

In questo caso si tratta dell'articolo 83 del codice della navigazione. Le prossime settimane saranno decisive per Matteo Salvini visto che il governo dovrà decidere se farlo processare o meno. Sicuramente il Ministro degli Interni ha agito di comune accordo con il governo, quindi un'autorizzazione a procedere da parte del parlamento sarebbe alquanto bizzarra.