Il governo italiano, com'è noto, si regge su equilibri sottili. Al timone del Paese ci sono due forze eterogenee, tenute insieme da un contratto di governo che spesso si presta ad interpretazioni da una parte e dall'altra. Accade, però, che ci siano aspetti su cui vengono fuori evidenti differenze d'opinioni tra due forze politiche eterogenee come Lega e Movimento Cinque Stelle. E, nel corso della legislatura, non sono mancati i momenti di scontro tra le due fazioni, molto spesso superati grazie ai buoni rapporti personali che sembrano essersi instaurati tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Sulla scena della campagna elettorale per le europee è però ricomparso un Di Battista che, molto spesso, come nel caso in questione della Tav, nei confronti del Carroccio manifesta una posizione fortemente critica e scevra da preoccupazioni dettate dall'appartenere allo stesso governo.

Le infrastrutture rappresentano uno dei nodi

Nell'esperienza di governo Lega e Movimento Cinque Stelle hanno vissuto momenti di tensione, dettati a volte da singoli esponenti che non hanno fatto mistero della scarsa simpatia nei confronti del partito alleato. Un esempio classico è stato il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico che non ha mancato di manifestare le sue critiche nei confronti della politica dei porti chiusi nei confronti delle Ong.

L'ultimo terreno di scontro, invece, è rappresentato dalle infrastrutture. L'ultimo intervento di Alessandro Di Battista ha voluto mettere l'accento sul fatto che non corrisponde al vero l'idea che i grillini sono contro le infrastrutture, non negando l'assoluta contrarietà alla Tav.

Parole dure di Di Battista

Riguardo all'accusa che il Movimento Cinque Stelle abbia uno scarso feeling con le infrastrutture, Di Battista ha avuto modo di dichiarare:"Bugia totale, come tante che ci hanno riguardato".

E poi ha aggiunto: "Noi siamo favorevoli all'alta velocità Roma-Pescara, all'alta velocità Palermo-Catania, all'alta velocità Roma-Matera, ad un'autostrada decente Asti-Cuneo. A investire nella metropolitana di Torino, a investire nei porti di Trieste e Genova". "Siamo - prosegue - favorevolissimi. Un Paese riparte con le infrastrutture per noi.

Le infrastrutture giuste, per i cittadini ed i pendolari". Poi arriva la dura frecciata alla Lega: "Se la Lega intende andare avanti su un buco inutile che costa 20 miliardi di euro e non serve ai cittadini, tornasse da Berlusconi e non rompesse i co**ioni''.