Nella riunione di Bucarest l'Italia non scende a compromessi e decide in solitudine di non riconoscere Guaidò come presidente ad interim del Venezuela. La proposta di compromesso portata avanti dal ministro degli esteri svedese Margot Wallstrom, che riconosceva il ruolo di Juan Guaidò dopo l'inizio della crisi politica fino alle nuove elezioni, è stata discussa a Bucarest dalle diplomazie europee, ma solo l'italia ha scelto di non accettare il compromesso e il riconoscimento di Guaidò.

Questo è avvenuto giovedì scorso, così venerdì è stato lo stesso Guaidò a rivolgersi al governo italiano dicendo: "Ci aspettiamo molto dall'Italia e siamo sicuri che sceglierà di stare dalla parte della gente che chiede il cambiamento". Guaidò ha dunque rilasciato un'intervista all'italiano TG2 chiedendo di essere riconosciuto dall'Italia.

La posizione di Roberto Fico

L'Europa si era già schierata con lui, mentre l'Italia tentenna sulla linea da tenere. La reazione di Luigi Di Maio non si è fatta attendere, il leader del M5S si schiera dalla parte della democrazia non riconoscendo né Maduro né Guaidò, temendo di creare una nuova Libia.

Con un post su Twitter anche il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico fa sapere la sua opinione sul Venezuela.

Per Fico occorre infatti una non meglio precisata "terza via" che non preveda "autoproclamazioni" ma solo elezioni democratiche. Sicuramente la posizione del governo italiano non aiuta a risolvere la situazione che appare in una fase di stallo, inoltre allontana l'Italia dalla posizione ufficiale di tutti gli altri Paesi europei e occidentali. Il Movimento 5 Stelle fa appello ad un principio di "non ingerenza" riconosciuto anche dalle nazioni unite, tuttavia ci sono in gioco le sorti non solo dei venezuelani in senso stretto, ma anche degli oltre 100mila emigrati italiani che in Venezuela ci vivono e si trovano a far fronte alle conseguenze della pesante crisi Politica ed economica che sta lacerando il Paese.

Una presa di posizione più chiara e netta sarebbe stata auspicabile da parte del governo italiano secondo tutte le opposizioni e, in particolare, secondo il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani che afferma di aver riconosciuto Guaidò come presidente ad interim e sia dispiaciuto che Lega, Movimento 5 Stelle e parte del PD non abbia fatto lo stesso. E Guaidò continua a chiedere all'Italia di fare qualcosa per il suo Paese in attesa che la situazione si sblocchi.