Nella puntata della trasmissione "Un giorno da pecora" su Radio Uno Rai, questo giovedì 7 marzo è intervenuto il noto giornalista Vittorio Feltri, il quale si è soffermato su diversi aspetti di attualità Politica. Vediamo le parti salienti di quello che ha detto.

Vittorio Feltri ha esordito affermando: "Se Silvio Berlusconi vende Il Giornale io sono pronto a comprarlo, anche se essendo in perdita non può costare neanche una lira, ma dubito che Berlusconi lo venderà. Io comunque avendoci lavorato dentro tanti anni so dove mettere le mani e dove sono le perdite e gli sprechi, quindi sarei in grado di riportare Il Giornale in pareggio".

Vittorio Feltri a favore della legge sulla legittima difesa

Riguardo alla legittima difesa, Feltri ha detto: "Io la pistola non l'ho mai usata, però non ho paura dell'arma. Comunque ancora non è diventata ufficialmente legge, quindi ne vedremo ancora parecchie su questo. La difesa è sempre legittima, mentre l'offesa è sempre illegittima. Quindi calcolare la proporzionalità della tua difesa sulla base dell'offesa è un'idiozia, perché quando sei davanti a un ladro nessun giudice può sapere cosa provi in quel momento o la paura che hai: affidare sempre tutto ai giudici mi ripugna come cosa".

Feltri contro il reddito di cittadinanza

Ma in particolare Vittorio Feltri si è soffermato sul reddito di cittadinanza: "E' un incentivo a non fare niente.

Io voglio vedere uno di Salerno che accetta un lavoro a 200 km da casa. Io stimo molto i meridionali perché sono più svelti di noi: quindi cosa fanno i meridionali? Si beccano il reddito di cittadinanza, continuano a lavorare in nero e raddoppiano il reddito. Poveracci, io li capisco. Certo diciamo che non siamo in piena legalità, però io dal punto di vista umano ho un'assoluta comprensione".

Poi ha aggiunto: "In Lombardia chiede il reddito di cittadinanza non chi non ha lavoro, ma chi non ne sa fare uno o non ha voglia di non farne uno. A Bergamo la percentuale dei disoccupati è del 4,2%, più incoraggiante della Germania: io credo che se lavorano i bergamaschi quindi possono lavorare anche quelli di Matera. Il lavoro c'è se lo sai fare, ma se non sai fare un c...o cosa vuoi fare?

Uno che non sa fare un mestiere cosa può fare se non restare sul divano a riscuotere il reddito di cittadinanza?".

Al termine di questo intervento il sottosegretario all'Economia del M5S Alessio Villarosa, presente come ospite nella stessa trasmissione, si è indignato: "E' una vergogna nel 2019 sentire discorsi del genere: come si può dire che al sud la gente va a lavorare al nero? Ma come si permette? Non si vergogna a dire una cosa del genere? Ovunque si lavora al nero, c'è gente che lo fa per 300 euro al mese per 8-9 ore al giorno, ma chi è continua a farlo se arriva il reddito cittadinanza coi relativi controlli? Queste sono solo offese verso i cittadini del sud, che non è vero che vivono di nero per fregare lo Stato. Il direttore di un giornale non può parlare così".