Giovanni Miscali è coordinatore della Lega Giovani per il Nord Sardegna. Studente all'ultimo anno dell'alberghiero, ha 18 anni e le idee ben chiare sul futuro. Nell'isola è stato il candidato più giovane alle prossime elezioni regionali, ottenendo il supporto di Matteo Salvini. Ci racconta la sua esperienza in questa intervista.

La candidatura con la Lega

D: Giovanni Miscali perché hai accettato la candidatura alle regionali con la Lega?

"Prima di tutto vorrei parlare del perché ho accettato di iscrivermi alla Lega. Perché ho trovato in Matteo Salvini una guida decisa e determinata, uno dei pochi che faceva quanto i cittadini chiedevano e questo è quanto si è rivelato una volta arrivato al Governo.

Si è passati dalle parole ai fatti. La candidatura invece l'ho accettata perché avvertivo la necessità di dar voce ai giovani che son stati per anni dimenticati. Finalmente si è riusciti a coinvolgere maggiormente i giovani all'interno dell'attività politica. L'esperienza è stata sicuramente positiva, non ce l'ho fatta ad esser eletto ma il mio obiettivo era quello di portare voti alla Lega. E direi che l'obiettivo è stato raggiunto. Adesso la mia attività politica proseguirà in questo senso orientato alle prossime tornate elettorali".

D: In Sardegna è cambiata la percezione del partito. Dal Nord conquistare l'isola non è stato semplice...

"No, non è stato assolutamente semplice. Abbiamo dovuto vincere lo scetticismo di certe persone, siamo però riusciti con i fatti stando tra la gente, con la nostra presenza nelle strade.

Così le persone hanno iniziato ad accettarci e capire che eravamo e siamo sulla strada giusta. Un partito che non abbandona le persone, ma piuttosto sta con loro per comprendere le vere esigenze del territorio. Quello che tanti altri non hanno fatto, perché si rinchiudevano nei loro palazzi e dimenticavano quello che c'era all'esterno.

Non dimentichiamo che la Lega Nord nasceva con ideali di secessione e autonomismo, perciò abbiamo stretto un'alleanza con il Partito Sardo d'Azione che ha una storia simile a quella della Lega. Ci siamo fatti garanti di questo con l'elezione di Christian Solinas, Presidente della Regione Sardegna".

Il sostegno di Matteo Salvini

D: Sul palco di Piazza Tola, a Sassari, hai ricevuto anche il sostegno di Matteo Salvini

"E' stata una grande emozione, un immenso piacere e non me l'aspettavo. Ho avvertito una grande responsabilità che attraverso il partito mi è stata data".

D: Sei molto giovane e a 18 anni non è semplice buttarsi in politica. Qual è stata la risposta dei tuoi coetanei in merito alla candidatura?

"E' stata sicuramente apprezzata la mia scelta. Molti giovani hanno iniziato ad avvicinarsi alla Lega contattandomi e per questo spero di potenziare quello che il gruppo giovani del nostro partito, ancora in fase di nascita. E spero di rafforzarlo in questi anni proprio perché si possa passare oltre a quella che è stata la campagna elettorale e la necessità di entrare dentro le istituzioni, a lavorare sui progetti.

Sentire quelle che sono le necessità delle università, delle scuole e del lavoro dei giovani per portarle avanti poi con chi ci rappresenta all'interno del consiglio regionale".

D: Da studente hai più volte sensibilizzato sull'istruzione. Personalmente cosa proporresti?

"Proporrei sicuramente di potenziare le borse di studio universitarie e di conseguenza le nostre università. Renderle efficienti e qualitative. Ma anche migliorare le condizioni delle nostre scuole, magari quelle tecniche e professionali ovvero quelle che formano persone pronte a lavorare subito dopo il diploma. Ma anche di potenziare quelle che sono le esperienze di alternanza scuola-lavoro in modo da creare sinergie tra scuola ed impresa e far sì che i ragazzi abbiano una chiara consapevolezza del mondo del lavoro e possano magari ambire a lavorare all'interno della stessa azienda".

In Sardegna disoccupazione altissima

D: Il tasso di disoccupazione nell'isola è altissimo con il lavoro che sembra un miraggio lontano. Cosa propone la Lega Giovani?

"Propone sicuramente di ripartire dall'impresa. Quindi fornire un sostegno ai giovani imprenditori sardi, agli imprenditori sardi in generale che decidono di investire sui giovani sardi. Abbiamo tra gli eletti il nostro coordinatore regionale, Andrea Piras, che nel collegio di Cagliari ha preso oltre 2.000 preferenze e sicuramente con il nostro sostegno dall'esterno sarà in grado di capire quali sono le esigenze e aiutare i giovani e gli imprenditori in questo senso".

D: Dopo le regionali ci saranno altri appuntamenti elettorali importanti.

Quali ad esempio le amministrative e le europee...

"Saranno degli appuntamenti fondamentali per far ripartire la nostra Città e soprattutto per cambiare l'Europa, quella che tuttora ci ferma ad esempio con l'agricoltura e per quanto riguarda tantissime altre tematiche soprattutto il lavoro. Quindi saranno due voti molto importanti per i cittadini sassaresi e gli italiani. La mia idea è quella di sostenere il partito, la campagna elettorale della Lega. Ora non so se sarò candidato alle amministrative, rifletterò su questo. Per ora posso certamente dire che non ambisco ad alcuna poltrona".

Le dimissioni del sindaco di Sassari

D: A proposito di amministrative si è dimesso di recente il sindaco di Sassari, Nicola Sanna.

Qual è la tua idea?

"Mi vien da sorridere al pensiero che le dimissioni arrivino ora dopo la mancata elezione in consiglio regionale. Forse non ha fatto la figura che si aspettava, ma che aspettavano invece tantissimi sassaresi. Credo tuttavia che queste dimissioni sarebbero dovute arrivare prima. Prima che la Città andasse allo sfascio, prima che il nostro centro storico diventasse preda della criminalità. E' stato un sindaco e amministrazione comunale che hanno preferito gli immigrati ai sassaresi in un quadro completamente disastroso. Inoltre questa amministrazione comunale e il sindaco hanno perso l'appoggio dalla loro stessa corrente politica. Quindi ha semplicemente tirato a campare per proteggere la poltrona.

Tra l'altro le dimissioni avvengono in un momento particolare dato che non è stato approvato il bilancio per il 2019".

D: Facciamo un salto verso la politica nazionale poi torniamo a quella regionale. Al Governo siete alleati del Movimento 5 Stelle, in Regione all'opposizione. Cosa pensi del movimento guidato da Luigi Di Maio?

"Ritengo che anche loro siano una forza di cambiamento, però hanno pagato molti errori. Perché spesso loro sono stati votati per protesta. Quindi hanno raccolto i voti dei delusi. Ora abbiamo visto i risultati in Sardegna, abbiamo visto che la gente ha scelto chi governa a livello locale e bene. Loro hanno già governato, non in Regione ma in comuni come ad esempio quello di Porto Torres e i disastri sono all'ordine del giorno.

Quindi a volte si preferisce, all'interno di due forze di cambiamento, la competenza piuttosto che la protesta".

D: Ultima domanda riguardo le regionali. Uno dei cavalli di battaglia della Lega, in Sardegna, è quella dell'isola con due province. Cosa ne pensi?

"Credo che ora non sia una priorità, così come spiegato dal nostro presidente Christian Solinas. Penso che sicuramente questa potrà essere una proposta da prendere in considerazione in futuro per migliorare l'isola e dar maggior voce ai cittadini".