Al Congresso di Verona iniziato oggi è stato presentato un “gadget” in gomma che ritrae un feto di 10 settimane incartato con un cartoncino allegato su cui campeggia uno slogan: “L'aborto ferma un cuore che batte”. L'idea è del portale interne Notizie Provita, che “condanna” la legge 194 sul diritto all'IVG (interruzione volontaria di gravidanza) con lo scopo di abolirla. L'organizzatore del Family Day definisce l'aborto come "omicidio", mentre una senatrice grillina si è presentata al Congresso nonostante il Movimento 5 Stelle abbia preso le distanze da questa iniziativa definendola "un ritorno al medioevo".

Congresso di Verona, presentato e distribuito un feto di plastica

Il Congresso di Verona è iniziato fra le polemiche, e la trovata del sito internet “Notizie Provita” non farà altro che alimentarle: l'idea è una miniatura in gomma di un feto di 10 settimane confezionato con un cartoncino su cui si legge “L'aborto ferma un cuore che batte”. Il “gadget” è stato distribuito insieme a tanti altri proprio dai membri di “Provita”, che si presenta come “associazione onlus che opera in difesa dei bambini e che supporta il matrimonio fra uomo e donna e il diritto dei genitori ad educare i propri figli”.

Un oggetto di cattivo gusto per alcuni, decisamente irrispettoso per altri, che in sostanza mira esplicitamente all'abolizione della legge sull'Interruzione Volontaria di Gravidanza: un diritto conquistato dalle donne, insieme a quello del divorzio, che è considerato giustamente inalienabile ma che al tempo stesso è stato il primo diritto attaccato direttamente dall'odierno “Family Day”.

L'esponente principale di questa iniziativa a Verona, Massimo Gandolfini, ha inoltre definito l'aborto come “omicidio”, probabilmente senza considerare il fatto che per molte donne esso rappresenta un diritto, ma per alcune una scelta spesso sofferta e dettata dalle circostanze.

Il commento dell'unica grillina al Congresso delle Famiglie

Se al Congresso sono presenti molti esponenti della Lega, fra cui Matteo Salvini, i rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno deciso in massa di prendere le distanze da questo evento che prospetta una serie di diritti da negare, principalmente per le donne, facendo così ripiombare la nostra società al Medioevo. Una eccezione a questa decisione presa da Luigi Di Maio è la grillina Tiziana Drago, che ha infine preso parte al Congresso di Verona “per scelta personale”, stando alle sue parole.