In queste ore si stanno moltiplicando, rapidamente come funghi, le manifestazioni di solidarietà e sostegno del mondo politico nei confronti di Giulia Sarti, la parlamentare del M5S coinvolta nel caso dei mancati rimborsi dovuti al Movimento ma, soprattutto, vittima di quello che, a tutti gli effetti, si sta dimostrando come un ricatto sessuale. In pratica, come ammesso pubblicamente da diversi giornalisti come Lilli Gruber e Paolo Mieli, foto e filmati a luci rosse con protagonista l’avvenente Sarti starebbero girando già da diverso tempo sugli smartphone di quasi tutti gli addetti all’informazione italiana (solo quelli che contano ovviamente).

Una vicenda che ha fatto indignare, come mai prima, il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio che parla di una “vomitevole schifezza” e paragona il caso Sarti a quello di Tiziana Cantone, la ragazza morta suicida a Mugnano di Napoli dopo che i suoi video proibiti erano stati diffusi in rete.

La solidarietà di politici e giornalisti verso la parlamentare M5S

Non deve essere certo una cosa positiva sapere che centinaia, forse già migliaia di persone, tra cui molti giornalisti e politici, possono godersi comodamente dal telefonino le tue performance amorose. È quanto sta invece accadendo a Giulia Sarti, finita da giorni nell’occhio del ciclone mediatico, prima per la mancata restituzione al M5S di parte dei suoi stipendi da parlamentare e poi, soprattutto, per questa storiaccia dei suoi filmini a luci rosse.

Dopo le ‘minacce trasversali’ giunte dal mondo dell’informazione (Gruber e Mieli), oggi è il turno di quasi tutto l’universo politico far sentire la propria vicinanza alla Sarti. Oltre al compagno di partito e presidente della Camera, Roberto Fico, alla povera Giulia è giunta la solidarietà di Laura Boldrini, Mara Carfagna, Barbara Saltamartini, Giorgia Meloni e di quasi tutto il Pd: vergognoso secondo tutti loro ciò che sta accadendo alla collega.

Marco Travaglio: ‘Vomitevole schifezza contro la Sarti’

Peccato però che, mentre tutti versano lacrime che presto potrebbero rivelarsi di coccodrillo, nessuno sembri realmente preoccupato per la diffusione delle foto osé di Giulia Sarti che, intanto, sembra proseguire indisturbata. L’unico che si dimostra veramente indignato è Marco Travaglio.

Il direttore del Fatto Quotidiano, nel suo consueto editoriale, non definisce nemmeno un “caso” politico o giudiziario quello della Sarti che sarebbe solo una “vomitevole schifezza”, solo l’ennesimo caso di revenge porn, ovvero di vendetta, forse di qualche ex amante tradito, basata sulla pubblicazione online di immagini e video a luci rosse, girate chi sa quando dalla bella politica romagnola. Insomma, secondo Travaglio il caso Giulia Sarti può essere paragonato a quello di Tiziana Cantone, la ragazza napoletana morta suicida nel settembre 2016. La vicenda che coinvolge la Sarti, però, sottolinea il direttore del Fatto, “assume dimensioni ancor più mostruose per la notorietà del personaggio, la sua appartenenza alla forza politica più invisa al sistema e il conseguente surplus di morbosità dei media”.