È una Laura Boldrini in versione partigiana quella che si presenta negli studi televisivi di Piazzapulita nella tarda serata di giovedì 25 aprile. L’ex Presidente della Camera arriva direttamente da Milano, dove si è svolta una delle tante manifestazioni (presente anche Gino Strada) organizzate in occasione del 25 aprile, Festa di Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. La Boldrini sfoggia con orgoglio il fazzoletto tricolore che porta al collo, donatole dall’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani), e mostra di essersi calata perfettamente nel ruolo.

Armata di Costituzione e di altri documenti, la parlamentare di LeU si scaglia con veemenza contro i rigurgiti di nuovo fascismo rappresentati, a suo dire, da organizzazioni come casapound, che andrebbe sciolta. Altra sua proposta, formulata attraverso una lettera inviata al fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, è quella di bandire dai social network tutte le organizzazioni che inneggiano a fascismo o nazismo.

Laura Boldrini contro Casapound: ‘Doveroso sgomberarla’

“Lei la sgombererebbe Casapound se fosse al Viminale?”, domanda il conduttore Corrado Formigli a Laura Boldrini. “Io penso che sia doveroso farlo perché è una occupazione, è illegale - risponde secca la pasionaria della sinistra italiana - perché questi signori fanno una attività Politica che è vietata dalla nostra Costituzione.

E vado a leggere la disposizione dodicesima, transitoria, della Carta costituzionale che dice che è vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. Casapound - attacca la Boldrini - si autodefinisce ‘fascisti del terzo millennio’. Allora, non è che il fascismo, per essere riconosciuto in quanto tale, abbia bisogno della mascella di Mussolini, degli stivaloni, di uscire sul balcone di piazza Venezia.

Basta vedere che tipo di politica applicano questi signori: il razzismo, l’antisemitismo, il mito della forza, il maschilismo, il nazionalismo esasperato. E allora basta leggere Umberto Eco che descrive che cos’è ‘Il fascismo eterno’ (titolo del suo libro che la Boldrini mostra in studio ndr)”.

La difesa del 25 aprile e la lettera a Zuckerberg

“Il 25 aprile è stato insultato in molti modi - prosegue poi nella sua appassionata invettiva la ‘partigiana’ Boldrini - Addirittura è stato definito un ‘derby tra comunisti e fascisti’. Allora, va rispolverata un attimo la memoria storica. A essere parte della Resistenza e a redigere poi la nostra Costituzione non furono solo i comunisti. Oggi - mostra con orgoglio un foglio colorato - ho ricevuto questo manifestino dal partigiano ‘Milan’ che spiega come era costituito a Milano il Comitato di liberazione nazionale. E qui ci sono tutti: De Gasperi, Pertini, Longo, Iacini, quindi liberali, democristiani, socialisti. Allora - prosegue - se la dobbiamo risolvere come una partita di calcio, almeno informiamoci, perché noi la finale l’abbiamo già giocata 74 anni fa, l’ha vinta la democrazia e l’hanno persa i fascisti”.

Non contenta, Laura Boldrini decide di concludere il suo intervento ricordando che “tutti stanno sottovalutando il fatto che questi gruppi (che si richiamano al fascismo ndr) si stanno estendendo sulla Rete, fanno proselitismo, centinaia di pagine che inneggiano al fascismo e al nazismo. Io ho scritto anche una lettera a Zuckerberg per dire che non si può sottovalutare questo pericolo, dovrebbero essere banditi da Facebook”.