Quello tra molti esponenti della Chiesa Cattolica e Matteo Salvini sta diventando una specie di costante scontro dialettico. Una contesa che si articola in più fasi e riguarda più temi. Il terreno di scontro iniziale è stato quello relativo alla gestione dell'emergenza migranti. Da diversi esponenti del Clero è arrivato un appello all'accoglienza, rispedito al mittente Salvini che ha fatto capire di voler esercitare la dottrina cattolica chiudendo i porti alle Ong, in maniera tale da scoraggiare la partenza di tanti dall'Africa e salvaguardare la vita di tanti attraverso le mancate partenze.

A ciò si aggiunge l'intento, da parte del leader della Lega, di sensibilizzare l'Europa a fare qualcosa in loco per l'Africa. Posizioni che, evidentemente, hanno raccontato quanto in questo momento il Ministro dell'Interno e il Vaticano abbiano posizioni diverse su vari aspetti. A inasprire i rapporti ci sono, però, state le tirate d'orecchie a Salvini, da parte della Chiesa, per l'uso improprio di simboli religiosi, considerati i gesti di bacio al Vangelo e ai rosari che il Ministro dell'Interno, anche recentemente, ha usato fare dal palco dei suoi comizi.

Lo scontro è soprattutto sui migranti

Salvini, nel corso delle ultime settimane, ha avuto modo di polemizzare anche nei confronti della Caritas.

A indispettirlo c'è stato il fatto che, con il taglio dei fondi all'accoglienza determinati dal suo decreto sicurezza, l'ente si sia praticamente ritirato dai bandi emanati per affrontare l'emergenza immigrazione. Con particolare polemica ha sottolineato come, azzerato il guadagno, forse si è capito come non ci fosse solo una missione alle spalle di quanti si affannassero a creare spazi e sistemi d'accoglienza.

Tuttavia, c'è una voce proveniente dal mondo della Chiesa Cattolica che sembra manifestare vicinanza al pensiero di Salvini. E' quella del vescovo di Ventimiglia Antonio Suetta.

Il vescovo appoggia Salvini

Monsignor Suetta ha preso le distanze da quanti hanno definito blasfemo Salvini per il bacio al rosario in piazza: "Non ci trovo nulla di blasfemo o irrispettoso nel gesto del Ministro che si professsa credente.

E' perfettamente compatibile con i convincimenti che dice di avere".E poi c'è spazio per la questione porti chiusi: "ritengo che un conto sia aiutare il prossimo nell’emergenza, un altro è organizzare in maniera stabile un’attività di soccorso in mare". Il vescovo che qualche anno fa accolse i migranti respinti dalla Francia a Ventimiglia, ha sottolineato come sia importante sensibilizzare anche il resto dell'Europa ad affrontare il fenomeno e non ha negato che di fronte a tante attività che si occupano di accoglienza, alcune di queste possano anche celare altri scopi non prettamente umanitari. Lo ha detto nell'ambito di un'intervista rilasciata a Quotidiano.net.