Studio televisivo sempre caldissimo quello di Quarta Repubblica, il talk show di Rete 4 condotto da Nicola Porro. Tra i numerosi argomenti trattati nel corso dell’ultima puntata, andata in onda lunedì 29 aprile, c’era quello dell’immigrazione. A cimentarsi nella discussione erano presenti il politico del Pd Marco Furfaro, l’ex Forza Italia Daniele Capezzone, il giornalista Mario Giordano e, soprattutto, il criminologo alessandro meluzzi e il suo eterno rivale a La Zanzara, David Parenzo. Meluzzi sostiene la tesi dell’argine rappresentato da Matteo Salvini contro l’invasione “afro-islamica” del nostro Paese.

Parenzo, ovviamente, controbatte dandogli del “falsario”. E in studio si scatena la bagarre.

Alessandro Meluzzi attacca: ‘Spinta apocalittica che viene dall’Africa’

“Noi dobbiamo partire dalla radice del problema, il fatto che in Italia ci sono cinque milioni di poveri - così Alessandro Meluzzi introduce a Quarta Repubblica la sua lunga disquisizione sul problema dell’immigrazione incontrollata in Italia - Se voi andate ogni giorno nei mercati vedrete che ci sono pensionati da 4-500 euro al mese che raccolgono verdura tra la spazzatura per nutrirsi. Questa è la realtà dell’Italia. Quindi, pensare che il nostro Paese possa farsi carico di tutti i problemi, di tutti gli squilibri, di tutte le povertà, di tutte le miserie del mondo è ovviamente una follia.

Il problema è che chi ha creato questa situazione di ingovernabilità evidentemente ha pensato che una spinta apocalittica che viene dall’Africa, perché di questo si tratta, di una spinta di milioni di persone che desidererebbero, non so se legittimamente o illegittimamente, trasferirsi alle nostre latitudini, non foss’altro che per godere della nostra acqua potabile, che per esempio potrebbe essere già una buona ragione”.

‘Salvini ha bloccato l’invasione afro-islamica’

“Si tratta di capire - prosegue nel suo ragionamento Alessandro Meluzzi - se noi dobbiamo fare nostra l’affermazione di don Milani che diceva ‘nulla è più ingiusto e terribile che promettere agli altri quello che non si può dare’, che è quello che noi abbiamo fatto: abbiamo creato delle sacche di disperazione, di criminalità, di caos, di devianza, più o meno integralista, più o meno islamica, più o meno di madre nigeriana, che oggi nessuno può governare.

Il problema vero non è che non riusciremo a rimpatriarli, il problema vero è che se venisse meno quel Salvini di cui avete parlato, che fino ad ora è stato l’unico che ha fatto una Politica efficace di arresto di questa invasione afro-islamica incontenibile, noi ne avremmo qui altri due o tre milioni immediatamente, ci troveremmo di fronte ad una catastrofe inimmaginabile, non solo dal punto di vista dell’ordine pubblico, ma della convivenza civile”

La risposta di David Parenzo fa infuriare il criminologo

Meluzzi, Salvini e Giorgia Meloni sono dei falsari - interviene a quel punto David Parenzo utilizzando come epiteto offensivo il titolo ‘I falsari’ del suo ultimo libro - la più grande falsità è quella che ho sentito poco fa, Alessandro Meluzzi è uno che altera la realtà.

Non c’è nessuna invasione in corso, è la più grande balla, lei falsifica la realtà. Quel simpatico signore Ministro dell’Interno che si traveste da poliziotto (Matteo Salvini ndr) ci ha dato alcuni numeri e dati durante la campagna elettorale. Magicamente nel giro di pochi mesi questi immigrati sono spariti. Allora, o sono tornati tutti quanti a nuoto verso casa loro, oppure il problema è un altro: quei numeri che ci avevano dato in campagna elettorale sulla supposta invasione non erano veri”. Parole che fanno letteralmente balzare sulla sedia il corpulento Meluzzi: “Si tenga per lei gli insulti, io non le permetto di chiamarmi falsario, le rispedisco l’appellativo. Falsario è un insulto e una calunnia, non so se lo è lei, la querelo un’altra volta”.