Dibattito a distanza sull’Europa questa mattina, lunedì 6 maggio, ad Agorà, il talk show di Rai 3 condotto da Serena Bortone. A confrontarsi sull’idea di Unione europea e sulla situazione specifica dell’Italia sono stati, se pur in momenti diversi, l’ex premier italiano Mario Monti e l’economista francese Jean Paul Fituossi. A dare il via al dibattito sono state le recenti dichiarazioni del cancelliere austriaco Sebastian kurz, preoccupato per i conti economici dell’Unione, messi a rischio secondo lui dal comportamento dell’Italia. Ebbene, secondo Fituossi, non è tanto il nostro Paese a rappresentare un rischio per l’Ue, ma probabilmente l’esatto contrario.

Diametralmente opposta, ovviamente, la visione di Monti, convinto che alle istituzioni europee debbano essere concessi più poteri e preoccupato, anche se non troppo, per l’arrivo dell’ondata sovranista.

Jean Paul Fitoussi: ‘Bisogna capire se gli italiani sono un rischio o se l’Ue è un rischio per se stessa’

‘Conti pubblici, Kurz avverte Roma: Italia rischio per l’Ue’. È questo il sottotitolo che la trasmissione Agorà decide di dare alla discussione andata in onda questa mattina. Il primo ad esprimere il suo parere sulle dichiarazioni del cancelliere austriaco è Jean Paul Fitoussi. “Bisogna capire se gli italiani sono un rischio o se l’Unione europea è un rischio per se stessa - parte subito in quarta il filosofo francese, divenuto volto noto della tv italiana - ho l’impressione di vedere un film che si chiama ‘Un gioco senza fine (Il giorno della marmotta in italiano ndr)’, dove ogni giorno si ripeteva sempre la stessa cosa.

Ed è così anche per il dibattito europeo. Tutti gli argomenti sono stati detti - spiega Fitoussi - Sappiamo quello che c’è da fare e il fatto della ripetizione rende tutti i discorsi non credibili.

Nessuno crede. Allora andiamo ancora a punire. È questa la politica dell’Ue. C’era un grande scrittore che si chiamava Michel Focault, che aveva scritto: ‘Sorvegliare e punire’. L’Ue fa questo e non è possibile che si fa un Paese su queste basi. O abbiamo un governo che vigila sul benessere della popolazione oppure ciao, non si fa l’Ue.

Se vogliamo fare l’Unione europea per la sofferenza non è accettabile”.

Mario Monti: ‘I sovranisti non saranno maggioranza nel parlamento europeo’

Una posizione chiara e decisa, quella esposta da Jean Paul Fitoussi, che va a cozzare frontalmente con l’idea di Europa del super europeista Mario Monti. “Oggi ci sono due Europa dentro all’Ue - dichiara il senatore a vita - C’è quella che funziona, per esempio quella della moneta, della concorrenza, della ricerca. E c’è l’Europa che non funziona, quella della politica estera o della sicurezza. Ma questo dipende essenzialmente dal fatto che, sui primi temi, gli Stati membri hanno dato all’Europa il compito di provvedere e anche gli strumenti per farlo.

In gran parte delle altre materie c’è invece grande ambiguità, perché gli Stati vorrebbero che l’Ue facesse determinate cose, ad esempio nel campo dell’immigrazione, noi italiani lo sappiamo bene. Però gli stessi Stati contemporaneamente non vogliono dare all’Ue i poteri che sono necessari per fare”.

Insomma, la previsione di Mario Monti “è che i partiti cosiddetti sovranisti avranno una notevole affermazione. In un Paese, che è l’Italia, ci sono due partiti sovranisti al governo che sembrano essere, quale più quale meno, sostenuti nei sondaggi.

Quindi è prevedibile che gli italiani che andranno a fare i parlamentari europei saranno in gran parte sovranisti. Ma gli italiani saranno solo una quota del totale del parlamento europeo e non si prevede affatto che i sovranisti italiani, più quelli degli altri Paesi, possano diventare una maggioranza. Avranno però più peso di oggi. E quindi non mi aspetto, diversamente da quello che dive il Vicepremier Salvini, una improvvisa e radicale mutazione di rotta”.