Matteo Salvini in piazza. Un'istantanea che continua a ripetersi e che non manca di suscitare le critiche di quanti accusano il Ministro di stare troppo a lungo lontano dal Viminale. Una scelta precisa del leader della Lega che sa bene quanto, in giro per l'Italia, ci siano migliaia di persone pronte a tributargli l'affetto testimoniato da sondaggi che oggi vedono il Carroccio oltre il 30%. A tanta stima, però, si contrappone anche un vivo schieramento di contestatori che, ad ogni comizio, non manca di far sentire la propria presenza in modo rumorosa.

Ed, allo stesso modo, non mancano le risposte piccate del Ministro che, con toni abbastanza duri, replica alle contestazioni in video che, spesso e volentieri, fanno il giro del web.

Osimo è il teatro della vicenda

Matteo Salvini, nel caso specifico, è nella piazza di Osimo e, ad ascoltarlo, c'è tanta gente. L'occasione è proficua per lanciare la campagna elettorale, sottolineando la necessità di mettere in campo strategie adeguate a migliorare la situazione occupazione e soprattutto della sanità pubblica. L'obiettivo, enunciato dal Ministro, è quello di mandare a casa la sinistra, rea di aver chiuso degli ospedali e dunque di aver arrecato importanti disagi ai cittadini con necessità di curarsi.

Mentre il leader del Viminale si inizia ad ascoltare qualche brusio e qualche fischio che, almeno inizialmente, viene fatto correre da Salvini.

Proseguendo nel suo comizio sottolinea come "sul diritto alla salute non si scherza", ma è proprio su questa dichiarazione che i rumori di contestazioni si fanno più tangibili e portano il Ministro a replicare a quanto sta ascoltando in sottofondo.

Salvini ironizza sula contestazione subita

"Ma questi fischiano anche quando vuoi riaprire gli ospedali?" si chiede Salvini, provando ad evidenziare come la contestazioni più che dai contenuti sia dettata dalla necessità di far valere il dissenso nei confronti del leader della Lega. E provando a rafforzare il concetto pone una domanda: "Cioè se stanno male dove c...

vanno? Al centro sociale?". La seconda domanda non sembra lasciare dubbi sul fatto che Salvini sospetti che dietro la contestazione ci siano soggetti, in qualche modo, legati ad ambienti di sinistra. Si lascia andare ad una risata sarcastica, prima di aggiungere probabilmente degli stessi soggetti che scrivono sui muri "sbirri assassini perché quando vengono rapinati chiamano la Fata Turchina in loro soccorso". E, come al solito, le parole suscitano l'entusiasmo dei sostenitori di Salvini presenti sotto al palco, ma anche un'intensificazione dei fischi che si fanno copiosi, quantomeno nella parte contestatrice.