Matteo Salvini, nel corso della sua campagna elettorale, non aveva mancato di lamentare il fatto che, in diverse trasmissioni televisive, la Lega non godesse, per usare un eufemismo, di un trattamento privilegiato. Aveva, ad esempio, annunciato che non sarebbe mai andato ospite da Fazio, solamente nel caso di un taglio dello stipendio del conduttore, con tanto di allusioni ad un patteggiamento per una parte politica avversa alla sua da parte del giornalista. Si augurava che il nuovo corso nei quadri dirigenziali della Rai potesse, in qualche modo, far segnare un cambiamento sotto tanti aspetti, ma le prime mosse, sebbene Fazio vada verso un ridimensionamento, non sembrano soddisfare il leader del Viminale.

Salvini, infatti, nel corso di una diretta Facebook aveva manifestato tutta la sua insoddisfazione per il fatto che presto sarebbe tornato ad avere spazio nella televisione pubblica Gad Lerner. La risposta del giornalista non è tardata ad arrivare ed è stata particolarmente piccata.

Salvini considera Lerner anti-Lega

Salvini, parlando attraverso i suoi social, ha commentato con particolare ironia il fatto che cinque prime serate in Rai saranno affidate a Gad Lerner. La sua presunta appartenenza a pensieri filo-sinistroidi e la sua antipatia verso la Lega viene solo lasciata intendere dal Ministro dell'Interno che con un tono sarcastico ha provato a dire l'esatto contrario. Quello di Gad Lerner non dovrebbe essere un volto attraverso cui la Rai può dare dimostrazione di cambiamento.

"Manca - ha evidenziato il Ministro - Michele Santoro e poi abbiamo chiuso il cerchio". Il numero uno del Carroccio ha poi rivelato come la prima puntata dell'approfondimento politico dovrebbe riguardare la Lega, commentando con ironia: "Sai che novità!". Salvini ha poi rilanciato l'idea di mettere un tetto ai maxi-stipendi dei dipendenti Rai, manifestando l'intenzione di fare luce su come funzionino i guadagni delle società esterne.

La risposta di Gad Lerner non è tardata ad arrivare

Gad Lerner qualche ora dopo ha avuto modo di rispondere, con un tono che pur non essendo polemico non è certo pacifico. A margine della presentazione del progetto 'Noi, partigiani' nella sede dell'Anpi di Roma, ha replicato a Matteo Salvini senza mai nominarlo e già questo potrebbe essere un segno della frizione, esistente e conclamata, tra i due.

presentazione del progetto 'Noi, partigiani' nella sede dell'Anpi di Roma."Mi limito - ha detto il giornalista - a ricordare che, per ora, grazie al cielo la Rai è di tutti e non solo di coloro che la pensano come la persona che si è lamentata ieri".