Lo scontro a distanza tra Matteo Salvini e fabio fazio, in atto da mesi, coinvolge adesso anche lilli gruber. Il leader della Lega, come noto, si è rifiutato di farsi ospitare sulla poltroncina di Che tempo che fa, il talk show condotto da Fazio su Rai 1. Il conduttore è stato anche caldamente invitato ad abbassarsi il suo stipendio milionario. Attacco a cui Fazio ha replicato con fermezza, ma decidendo di abbassare i toni. Una polemica che ha fatto invece andare su tutte le furie una ex dipendente Rai: Lilli Gruber. L’ex volto del Tg1, attuale conduttrice di Otto e Mezzo su La7, nell’ultima puntata della sua trasmissione si è scagliata contro il Ministro dell’Interno, ha rivendicato con orgoglio le sue passate battaglie contro “i politici che volevano mettere le mani sulla Rai” e ha ricordato che lei paga il canone anche per Fazio.

La Gruber scatenata a Otto e Mezzo contro Matteo Salvini

Puntata all’apparenza tranquilla quella di Otto e Mezzo, andata in onda lunedì 6 maggio. A tenere compagnia alla padrona di casa, Lilli Gruber, infatti, ci sono il filosofo Massimo Cacciari, il giornalista Massimo Franco e la collega Marianna Aprile. Non proprio degli acerrimi nemici, insomma. I diversi temi analizzati in trasmissione vedono costantemente sul banco degli imputati il governo gialloverde e, in particolar modo, Matteo Salvini. Ma è verso la fine della puntata, quando si parla di scontro Fazio-Salvini, che la Gruber perde visibilmente la pazienza. “Vorrei affrontare con voi la vicenda di Fabio Fazio, perché Salvini da mesi sta attaccando il conduttore di Che tempo che fa, in modo molto violento, molto diretto - si altera subito la Gruber - Lo attacca per il suo stipendio, ha detto ‘ieri sono stato invitato da Fazio, ho detto no perché ospite di comunisti con i rolex non ci vado, se si abbassano lo stipendio ne parliamo’”.

‘Fazio non è mai stato un pericoloso comunista’

“Allora a me viene poco da ridere - riprende a parlare la Gruber dopo aver bacchettato persino il professor Cacciari che si è permesso di accennare un sorrisetto - perché siccome sono stata tanti anni nel servizio pubblico, e per tanti anni abbiamo combattuto i politici che volevano mettere le mani sulla Rai, ed è solo peggiorata la situazione.

Allora, in questo contesto, il presidente della Rai, Marcello Foa, di fede salviniana, non solo non ha difeso un asset dell’azienda come Fabio Fazio, ma ha detto ‘sì, guadagna troppo e poi il format della sua trasmissione è vecchio’. Perché Salvini e questi hanno questo accanimento contro una persona come Fazio che non è mai stato un pericoloso comunista, è molto moderato e un bravo professionista?”.

Cacciari prova allora ad interloquire spiegando di non credere che Salvini “sia interessato allo stipendio di Fazio, ma ai contenuti del suo programma, perché non è una novità che i politici sono interessati alla Rai, bisognerebbe privatizzarla visto che non è un servizio pubblico”. Marianna Aprile, invece accusa il leader leghista di aver preso di mira il conduttore perché “buonista perfetto, ricco da attaccare, da dare in pasto al populismo”, mentre la reazione di Foa rappresenta un “danno culturale all’azienda televisiva pubblica”. “Per la quale paghiamo anche un canone”, chiosa allora indignata Lilli Gruber. Per Massimo Franco, poi, “agli occhi dell’elettorato salviniano, Fazio appartiene alla lottizzazione precedente, portato alla Rai dal centrosinistra”.

La parola ‘lottizzazione’, unita a ‘centrosinistra’, fa esplodere definitivamente la Gruber: “Voglio solo ricordare che Fazio lavora da 30 anni nel servizio pubblico, quindi non è stato portato da nessuno, non continuiamo a raccontare le storielle”.