Matteo Salvini è spesso finito al centro delle critiche per il suo stare troppo lontano dal Viminale. La Boldrini, tanto per citare un esempio, ha provveduto a diffondere l'hashtag #maquandolavori, finalizzato ad attaccare un ministro troppo impegnato a frequentare talk show televisivi e piazze per stare seduto a sufficienza dietro la scrivania del suo ufficio. Un'accusa che, però, non ha mai fermato il leader della Lega che, anche in questi giorni, ha provveduto ad incontrare tanta gente in luoghi pubblici, dando vita a quello che ormai può essere considerato il solito film.

Quello in cui ci sono tante persone che gli tributano un applauso e lo invitano ad andare avanti nella sua politica e chi, in maniera rumorosa, prova a disturbare i comizi. Ed è accaduto anche a Tivoli. Salvini, ovviamente, non ha mancato di rispondere in maniera piccata, pur non tradendo la consueta ironia e mandando in visibilio quanti, invece, erano accorsi per sostenerlo e applaudirlo.

Salvini lancia una frecciata ai suoi contestatori

Matteo Salvini, durante il suo discorso, notando come ad un certo punto ci fosse qualcuno che aveva interesse a disturbare l'intervento, facendo valere il proprio coro di dissenso, ha esclamato: "Eccoli, mi mancavano". Da subito è passato al contrattacco rivelando come, in lui, fosse cresciuta una certa preoccupazione per il fatto che non avesse ancora definito quelli che lui definisce "cinque comunisti".

Appoggiato da centinaia di persone presenti in piazza e pronte a manifestargli sostegno, ha chiesto al pubblico presente un applauso che fosse espressione del sarcasmo con cui li aveva accolti. "I nostalgici di Che Guevara e di Stalin - li etichetta il Ministro, prima di aggiungere: "mi fate una tenerezza infinita".

La frecciata sul concerto del Primo maggio

L'episodio si è verificato nell'immediata vigilia del Primo maggio, appuntamento festivo che, a Roma, si contraddistingue per il "concertone". Un evento che, forse, tende un po' a sinistra e che non piace molto al Ministro dell'Interno che, in riferimento, ai suoi contestatori di Tivoli sottolinea come: 'in attesa di andare a farsi due canne al concerto del Primo Maggio": Allo stesso modo evidenzia come chi lo contesta sono spesso "fenomeni" che vanno alle manifestazioni dei centri sociali, scrivendo sui muri "sbirri infami".

Nelle parole di Salvini riappare anche il paragone con il panda: "Faremo anche a Tivoli un'area geografica che protegge i comunisti, perché é una specie simpatica. Quelli che nel 2019 credono nel comunismo, nella falce e nel martello mi fanno un'estrema simpatia".