Gli ultimi sondaggi pubblicati ieri, 10 maggio, da Nando Pgnoncelli sul Corriere della Sera, fanno segnare per la prima volta un consistente arretramento della Lega di Matteo Salvini, data in discesa al 30-31% circa dei consensi degli italiani, dopo aver superato abbondantemente il 35%. Altro che traguardo del 41% dunque, come fece un altro Matteo, Renzi, alle Europee del 2014. Ora il problema per il ‘capitano’ leghista sembra diventato di punto in bianco opposto: evitare di precipitare e farsi nuovamente avvicinare dagli alleati-rivali del M5S, dati invece in costante risalita.

La tesi del direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, è che il calo di appeal da parte del Ministro dell’Interno dipenda proprio da lui e dalla “serie impressionante, quasi inspiegabile, di errori” che avrebbe compiuto negli ultimi due mesi. Lo spostamento troppo a destra gli avrebbe fatto perdere voti.

L’editoriale di Marco Travaglio: ‘Serve l’ironia per sgonfiare il pallone gonfiato Salvini’

I numeri usciti dall’ultimo sondaggio di Pagnoncelli in vista delle elezioni Europee del 26 maggio, che danno la Lega in preoccupante discesa, hanno letteralmente messo le ali ai piedi (e alle mani) di Marco Travaglio. Il direttore del Fatto Quotidiano, nel suo consueto editoriale pubblicato questa mattina, 11 maggio, prova a spiegare perché Matteo Salvini stia perdendo consensi.

Travaglio si dice convinto che sia “meglio sgonfiare il pallone gonfiato con i fatti”, piuttosto che con le “campagne ideologiche” come il ritorno del fascismo, su cui ad esempio ha puntato la collega Lilli Gruber durante il faccia a faccia ad Otto e Mezzo. Meglio utilizzare l’arma della “satira” contro di lui. Travaglio ricorda poi come, al momento, nonostante, l’emorragia di consensi, la Lega sarà sempre primo partito alle Europee ma, in caso le elezioni fossero state Politiche, Salvini “guiderebbe un governo di centrodestra”.

Gli otto errori di Matteo Salvini secondo Travaglio

Ma da cosa dipende il fallimento salviniano nell’ultimo sondaggio dopo mesi di navigazione politica col vento in poppa? Marco Travaglio, con la sua proverbiale sicurezza, elenca otto errori commessi dal leader del Carroccio negli ultimi due mesi. La sua ‘macchina da guerra’ della comunicazione, soprattutto quella social orchestrata da Luca Morisi, starebbe perdendo colpi.

E così Matteo Salvini “da un paio di mesi, ha infilato una serie impressionante, quasi inspiegabile, di errori”. Il primo è la foto con il mitra, pubblicata a Pasqua proprio da Morisi. Il secondo è il “flirt” con Casapound, compresa la decisione di pubblicare un libro con la casa editrice AltaForte. Terzo errore è stato il “comizio con gli ultrà cattolici a Verona”. Seguono la “banalizzazione del fascismo” compiuta con il boicottaggio del 25 aprile e la “difesa di una causa persa” rappresentata dal caso Siri. Anche avanzare la proposta della “castrazione chimica” per gli autori di violenze carnali non avrebbe giovato alla causa leghista. Settimo errore sarebbe stata la “plateale assenza” del Ministro da Napoli dopo il “ferimento di Noemi”. Ottavo ed ultimo inciampo salviniano, poi, sarebbe stata la “strampalata campagna contro l’innocua cannabis legale”.