Che tra Andrea Camilleri e Matteo Salvini non corra buon sangue non è certo una novità. Lo scrittore, dalla cui penna è nato Il Commissario Montalbano, ha più volte paragonato il leader della Lega a un gerarca fascista, oppure gli ha dato dell’ignorante, come nel caso della polemica sulle celebrazioni per il 25 aprile, Festa di Liberazione dal nazifascismo. Stavolta, però, se vogliamo, il letterato siciliano c’è andato giù ancora più duramente. Nel corso di una intervista rilasciata a Circo Massimo, la trasmissione di Radio Capital condotta dal giornalista Massimo Giannini, si è detto disgustato fino al vomito dallo spettacolo di Salvini che impugna il Rosario durante i suoi comizi.

Camilleri considera il Ministro dell’Interno una persona volgare, neanche lontanamente paragonabile alla figura di Papa Francesco che non si sognerebbe mai di “offendere i Santi” servendosene per fini privati. Un colpo talmente basso da meritare l’immediata risposta del ‘capitano’ leghista che ha invitato il suo detrattore a continuare semplicemente il suo mestiere: scrivere.

L’attacco di Andrea Camilleri a Matteo Salvini da Radio Capital: ‘Strumentalizza il rosario’

“Stiamo peggiorando in tutto - si lamenta Andrea Camilleri, chiamato a dire la sua da Giannini sull’attuale situazione politica e sociale dell’Italia salviniana - nel linguaggio, nel modo di rapportarci gli uni con gli altri con questa assurda aggressività.

La politica dà un cattivissimo esempio e il 90% dei cittadini ci ‘guazza’; e infatti raggiungono queste cifre, 34-40% (riferito ai leghisti), e sono ancora in crescita. Certo - prosegue nella sua amara analisi lo scrittore - non hanno fatto altro che far venire fuori dal tombino la nostra personale fogna. Manca il concetto di politica”.

“Senta maestro, lei è credente?”, gli domanda allora a brucia pelo il conduttore. “No”, risponde secco il letterato 94enne. “Da laico che effetto le fa un politico che nei comizi impugna il rosario e lo bacia?”, spara allora il giornalista di Repubblica riferendosi naturalmente a Matteo Salvini. Dopo un attimo di esitazione, la risposta esce flebile quanto fragorosa dalla bocca del ‘papà’ di Montalbano.

Sinceramente - sibila Camilleri subito prima della tempesta - un senso di vomito. Perché è chiaro che tutto questo è strumentale. Il Papa, che sa quello che fa, non impugna il rosario, non ne ha bisogno. Sa che offenderebbe profondamente i Santi nel momento nel quale se ne serve. Fa parte della sua volgarità”.

La risposta del leader della Lega: ‘Non pensavo che un rosario potesse far vomitare’

A onor del vero, bisogna aggiungere che Andrea Camilleri non ha parlato male solo della Lega, anche se quello su Salvini è indubitabilmente il giudizio più negativo. A suo modo di vedere, infatti, oggi quelli del M5S “dal punto di vista politico, non sono nessuno, si sono letteralmente appiattiti” rispetto ai leghisti, come nel caso della negata autorizzazione a procedere contro il loro alleato di governo per il caso Diciotti.

Male anche il Pd, la cui “rinascita” non avverrà certo come per un “fungo”, ma dovrà essere preparata con un paziente lavoro”. Inevitabile che alle bordate di Camilleri dovesse rispondere a stretto giro di posta, nel modo in cui riesce meglio, con una diretta Facebook, il capitano leghista. “Scrivi che ti passa - ha mandato a dire Matteo Salvini allo scrittore - dice che lo faccio vomitare perché impugno il rosario? Mi dispiace perché io adoro Montalbano. Non pensavo che un rosario potesse far vomitare o fosse sintomo di volgarità”.