Chef Rubio è senza ombra di dubbio iscritto al club dei vip che non si sottraggono dal manifestare pubblicamente il proprio dissenso nei confronti di Matteo Salvini. Solo poche settimane fa aveva lanciato illazioni sulla vicenda che aveva visto recapitata al numero uno del Viminale una pallottola a scopo minatorio. Stavolta, da ospite del Festival Trame nella città calabrese di Lamezia Terme, ha lanciato una stoccata che, in un certo senso, ha voluto attaccare l'intero universo della Lega che, com'è noto, fa capo a chi, invece, è spesso il bersaglio unico delle sue invettive: il Ministro Salvini per l'appunto.

Il messaggio parte da una località non casuale

L'avvento di Matteo Salvini al timone della Lega ha segnato un radicale cambiamento ed un incredibile successo del Carroccio. Da partito che si impegnava a tutelare gli interessi del nord, è diventato un movimento che si è fatto interprete di un sovranismo che si pone l'obiettivo di rivendicare i diritti dell'Italia di fronte ad un'Unione Europea, rea di restituire meno di quanto il Bel Paese gli dà. A ciò si aggiunge una profonda convinzione rispetto alla necessità di innalzare il livello di sicurezza reale e percepito dagli italiani nelle proprie città. Il tutto si è tradotto in un vero e proprio boom elettorale, con risultati insperati in alcune zone.

Basti penare, ad esempio, che proprio dove il festival Trame si tiene, cioè in Calabria, la Lega ha avuto risultati clamorosi. A Reggio, tanto per citare un caso, ha sfiorato il 23% e si è consacrato come primo partito dell'intera Città Metropolitana.

Rubio offre una chiave di lettura che attacca la Lega

Ci hanno provato in tanti ad elaborare un profilo dell'elettore medio della Lega.

Si è scoperto, ad esempio, che molti operai iscritti ai sindacati non hanno avuto remore nell'affidare la propria preferenza a Matteo Salvini. Risulta indubbiamente molto soggettivo il punto di vista espresso da Chef Rubio, ma non mancherà di suscitare polemiche considerato che racchiude parole abbastanza forti. A suo parre chi al momento di votare dà la sua preferenza al Carroccio ha caratteristiche precise: "Chi sceglie Lega - ha evidenziato - sicuramente sceglie la via più facile per continuare ciò che di poco lecito c'è in tutto lo stivale".

L'analisi di Chef Rubio si affida, inoltre, a motivazioni che affondano le proprie radici a periodi storici relativamente lontani:. "Non sono io che - ha evidenziato - devo dire che la Lega nasce per tutelare chi è che voleva evadere il Fisco e fare del nero negli anni ottanta. Tutti quelli che scelgono Lega sono dei potenziali problemi per gli onesti cittadini".