Recentemente diversi partiti italiani, dalla Lega Nord al Partito Democratico, hanno dato il loro assenso al salvataggio pubblico della nota e storica emittente 'Radio Radicale'. Tale mossa non è affatto piaciuta al Movimento 5 Stelle, da sempre ostile nei riguardi dei finanziamenti pubblici al mondo del giornalismo e dell'editoria. Andando maggiormente nei particolari, ad alcuni esponenti del partito pentastellato è anche parso alquanto 'fuori luogo' ed 'incoerente' l'appoggio dato al salvataggio della radio da parte della Lega e del ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Di Battista e le allusioni al ben noto finanziere e filantropo statunitense

Tra gli esponenti dei 5 Stelle più critici verso Salvini bisogna segnalare lo storico esponente Alessandro Di Battista. Di Battista, esponente dell'ala più 'movimentista' e 'massimalista' del partito fondato da Beppe Grillo, ha ribadito la propria contrarietà agli aiuti statali nei confronti di Radio Radicale e alla posizione assunta dallo stesso Salvini. Più specificatamente, il militante pentastellato ha sostenuto che Salvini è peggio della Boldrini e di George Soros. Facendo riferimento al sempre più noto finanziere e filantropo statunitense di origine ebraica, Di Battista ha voluto a suo modo constatare una sorta di 'ipocrisia' di Salvini.

Difatti, Soros è un finanziatore di spicco del partito di Emma Bonino 'Più Europa' ed è considerato uno dei 'nemici principali' da parte della Lega Nord e di altri partiti e movimenti legati al populismo di destra europeo e mondiale.

I 5 Stelle contro la storica radio: 'Fanno i liberisti con problemi degli altri'

Oltre a Di Battista, anche il vertice dei 5 Stelle ha evocato l'influente finanziere statunitense per criticare gli aiuti statali nei confronti della radio gestita dal Partito Radicale Transnazionale.

Difatti, nel sito ufficiale del Movimento 'Il Blog Delle Stelle' la radio è stata ribattezzata polemicamente come 'Radio Soros' e si è sostenuto che i gestori di essa fanno i 'liberisti con i problemi degli altri'. In tal caso, il riferimento è all'ideologia e alle politiche del Partito Radicale, da sempre in prima fila nella promozione di una società e di un'economia occidentale e globale tendente al libero mercato e avente come punti di riferimento il liberalismo e parzialmente il 'libertarianismo', nonché non raramente lo stesso liberismo.

Detto questo, non si può comunque tralasciare che da sempre vi sono state e vi sono diverse anime all'interno dei Radicali e c'è chi propone il liberismo e il neoliberismo puro e chi il liberalismo sociale nonché il socialismo liberale e un approccio maggiormente sociale all'economia di mercato.