Alla fine la questione del salvataggio di Radio Radicale sembra essersi conclusa nel modo più inatteso. Dopo lunghe settimane di discussioni, la Lega ha deciso di votare con le opposizioni l'emendamento del Pd. In questo modo, la radio prenderà nel 2019 altri 3 milioni di euro, oltre ai 9 già previsti. L'unico partito a votare contro è stato il Movimento 5 Stelle, che si è detto scandalizzato per la "pioggia di denaro immotivata". Nel frattempo è saltato anche l'accordo per il voto sul doppio mandato a Marcello Foa. Tutto sarà rimandato alla settimana prossima.

Lega vota assieme al Pd e salva Radio Radicale, M5S unico partito a votare contro

Dopo lunghe settimane di discussioni, alla fine Radio Radicale è stata salvata del tutto dalla possibile chiusura. Nelle commissioni congiunte Bilancio e Finanze della Camera è infatti stato approvato l'emendamento del Pd. Esso ora consentirà alla Radio di ottenere altre 3 milioni di finanziamento nell'anno 2019, che si andranno a sommare ai 9 già stabiliti. La Lega aveva richiesto di riformulare la proposta, ma il governo, tramite Laura Castelli, viceministro dell'Economia, si era opposto. Infine, insomma, l'emendamento è stato votato quasi da tutti, compresa la Lega. L'unico partito a votare contro è stato invece il Movimento 5 Stelle.

Proprio la Castelli, al termine della votazione, ha commentato che questa è una "ingiustificata pioggia di soldi". Secondo lei la scelta più giusta sarebbe stata quella di finanziare soltanto la conversione in digitale e la conservazione degli archivi multimediali, poiché al momento la Radio ha un pubblico irrisorio, e dunque tenerla in piedi con i soldi pubblici sembra inutile ai pentastellati.

Se si fosse agito così, si sarebbe speso al massimo 1 milione di euro, mentre ora saranno 3 quelli che perverranno alla Radio, in aggiunta a quelli già previsti: per queste ragioni il M5S era decisamente contrario.

Vigilanza Rai: salta anche accordo su Foa

M5S e Lega non si sono accordati neanche sulla "questione Foa" ed è saltato anche il voto nella Commissione di Vigilanza Rai.

Esso riguardava la risoluzione contraria al doppio incarico del presidente Rai Marcello Foa, al momento anche presidente di RaiCom.

Dopo una riunione durata 20 minuti all'esterno dell'aula di San Macuto, i due partiti di maggioranza non hanno trovato un punto d'incontro riguardo all'emendamento avanzato da Massimiliano Capitanio della Lega. Per questo hanno fatto poi mancare il numero legale per la votazione. In conclusione, occorrerà aspettare la settimana prossima per trovare una soluzione al problema, con il rischio però che lo stallo si ripeta del tutto identico.