Il tema sbarchi e migranti continua a mantenere alta la tensione nel governo gialloverde. Ieri, il ministro dell'Interno Matteo Salvini, lamentandosi di essere stato lasciato da solo ha attaccato i ministri Elisabetta Trenta e Giovanni Tria. Oggi, ad alzare la voce è il pentastellato Manlio Di Stefano (sottosegretario agli Esteri) che, usando una metafora calcistica ha criticato, senza però mai citarlo direttamente, il vicepremier leghista.

Il post di Di Stefano

Mentre divampa la polemica su Alex, la barca a vela dell'Ong Mediterranea entrata nel porto di Lampedusa, Manlio Di Stefano, dalla sua pagina Facebook, ha fatto il punto sulla situazione e, con toni duri e sprezzanti, ha alzato la voce contro il ministro Matteo Salvini.

"Nelle ultime 48 ore - ha incalzato - abbiamo assistito alla fiera dell’ipocrisia". Poi ha spiegato che mentre nella notte a Lampedusa, sbarcavano più di 70 migranti arrivati con delle piccole imbarcazioni, tutti il mondo, era concentrato sui 54 profughi a bordo della Mediterranea, Gli sbarchi, negli ultimi mesi, non si sono fermati, ma sono aumentati nonostante la linea dura del Viminale. E, davanti ad un'emergenza di tali proporzioni, inevitabilmente, i nodi vengono al pettine. E anche le gaffe.

Nemmeno pochi giorni fa, ha ricordato Di Stefano, sempre il Viminale ha diramato una nota in cui chiedeva dei chiarimenti circa la posizione di una nave della Marina Militare lungo le coste libiche.

Secondo gli Interni, la nave (che in realtà si trovava lì solo per proteggere i nostri militari impegnati in Libia) avrebbe potuto incentivare le partenze verso il nostro Paese.

Poi, il sottosegretario è andato all'attacco "Nel tentativo di nascondere l’evidenza - ha continuato - ieri qualcuno ha attaccato in maniera diretta i propri colleghi di governo inciampando in un'altra gaffe".

Sebbene il il pentastellato non abbia fatto nomi, quel "qualcuno" è chiaramente Matteo Salvini. Il ministro dell'Interno, infatti, aveva polemizzato dicendo di sentirsi politicamente solo nella difesa delle leggi e dei confini dell’Italia. Poi, aveva concluso: "Chiederò al ministro dell’Economia e al ministro della Difesa - che hanno responsabilità della GdF e della Marina Militare - di aiutarci in questa battaglia per la legalità".

Il paragone con Maradona e Higuain fuori forma

In proposito all'attacco al ministro Tria e al ministro Trenta, Di Stefano, ha puntualizzato "Ci si è lamentati di non aver ricevuto sostegno, ma in realtà è stato lo stesso Viminale a rifiutare la proposta avanzata dalla Difesa di trasbordare a Malta i migranti e su questo punto ci aspettiamo delle spiegazioni".

"Il problema è sempre lo stesso - ha scritto il sottosegretario - se vuoi far tutto da solo e non passi mai la palla, se per tenere lo sguardo fisso a terra non ti accorgi mai dei tuoi compagni, in porta non ci arriverai mai". Poi, prima di ricordare le linee guida che il M5S vorrebbe adottare in materia di immigrazione, ha lanciato la stoccata finale:" Se ti senti Maradona, ma giochi come se fossi un Higuain fuori forma è un serio problema, in quanto di mezzo c’è l'Italia.

Non si può dire che è colpa sempre degli altri". La sicurezza delle coste, infatti, non può essere considerata uno scherzo. Come riportato anche dal Blog del Movimento Cinque Stelle, solo nell'ultimo mese, infatti, sono arrivati - nell'indifferenza generale - più di 300 migranti irregolari.