L'eco del caso Sea Watch e dell'azione di Carola Rackete continua a diffondersi. Si cerca ancora di capire quale debba essere l'approccio dell'Italia al problema dell'immigrazione clandestina. C'è chi ritiene che ad animare le Ong ci siano unicamente motivi di solidarietà umana e chi, come Salvini, manifesta un certo sospetto rispetto alla possibilità che dietro i finanziatori privati delle organizzazioni non profit possano esserci motivazioni occulte. Ad allinearsi, in un certo senso, alla posizione del Ministro dell'Interno è l'ex pubblico ministero, ormai in pensione, Carlo Nordio.

In una sua ampia intervista rilasciata a Libero, ha toccato vari argomenti, tra cui quello relativo, per l'appunto, all'immigrazione e alle Ong, alimentando il sospetto che troppe casualità non possano essere una coincidenza.

Nordio ritiene che il problema non sia limitato a Carola Rackete

Carola Rackete che sceglie di non rispettare il blocco navale italiano e di accedere in maniera forzata al porto di Lampedusa è diventata una sorta di simbolo. Un simbolo di illegalità per quanti, sulle Ong e sull'immigrazione, cavalcano la stessa onda della Lega e di Matteo Salvini, che pretende che siano altri Paesi a farsi carico di un problema per il quale l'Italia si sarebbe già spesa abbastanza.. Quasi un'eroina invece per chi ritiene che sia dovere italiano accogliere queste imbarcazioni con i migranti, che vengono recuperati nel Mar Mediterraneo.

Il ragionamento di Carlo Nordio risulta più fine. La sua idea è che limitarsi al personaggio di Carola Rackete potrebbe essere riduttivo. Il fatto che, in quei giorni, navigassero a largo delle coste italiane diverse navi come la Sea Watch, poteva essere, secondo l'ex pm, una "strategia per mettere in difficoltà il nostro Paese sia ben più raffinata di quella rappresentata dalla singola capitana".

Nordio non crede alle coincidenze

Il pensiero, da lui espresso già espresso in passato, gli viene ricordato in questa nuova intervista a Libero. La sua posizione in merito non sembra cambiare di una virgola: Nordio ha messo in evidenza come troppe coincidenze finiscano per essere quasi una prova dei sospetti. "Una concentrazione tale - prosegue - di Ong e una spavalderia nello sfidare le nostre leggi, che è più facile pensare a una strategia pianificata, piuttosto che a una serie casuale". Secondo l'ex pm, per molti paesi ci sarebbe infatti l'interesse a mettere in atto un piano per mettere in difficoltà l'Italia e questo sembrerebbe risultare un mezzo efficace.