Da diversi giorni si sta parlando dei presunti 'fondi russi' destinati alla Lega Nord. Il supposto 'scandalo' è nato a seguito della pubblicazione di un articolo di 'Buzzfeed News' ed ha causato diverse polemiche nel mondo della Politica nazionale ed internazionale. L'uomo al centro della controversia è Gianluca Savoini, ex portavoce di Matteo Salvini e attuale presidente dell'associazione culturale 'Lombardia-Russia'.
Recentemente la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta nei confronti di Savoini, che ora è accusato del reato di "corruzione internazionale". In merito al ministro dell'Interno Salvini il procuratore Greco ha dichiarato alla stampa che non sarà sentito dai pm.
La foto che ritrae Savoini e il noto politologo russo
Nelle ultime ore è emerso anche un nuovo particolare relativo all'indagine su Savoini. Stando a quanto riportato da un articolo pubblicato sul sito web di Repubblica, è stata posta agli atti dell'inchiesta una fotografia scattata da una giornalista italiana che ritrae l'ex portavoce del ministro dell'Interno e il noto pensatore russo Aleksandr Dugin.
La foto risalirebbe al 17 ottobre 2018 e, pochi giorni fa, è stata richiesta dalle Fiamme Gialle. Ora, la stessa immagine risulta essere posta tra le carte dell'indagine che coinvolge Savoini.
Dalla 'quarta teoria politica' ai legami con i movimenti sovranisti mondiali, ecco chi è Dugin
In seguito allo scoppio del 'Russiagate tricolore', il nome di Aleksandr Dugin è stato citato diverse volte sulle principali testate italiane ed internazionali. Su ciò, bisogna dire che è abbastanza risaputo che Dugin abbia avuto contatti con Savoini e l'entourage della Lega Nord. D'altronde, l'intellettuale russo è considerato particolarmente influente nei circoli culturali sovranisti e risulta avere legami con alcuni movimenti e partiti populisti di tutto il mondo.
Oltre a ciò, riporta il già citato articolo di Repubblica, lo scrittore ha avuto anche contatti con il movimento italiano della destra radicale 'CasaPound Italia' ed è figlio di un agente dell'intelligence militare sovietica.
Proprio tali fatti sono considerati fondamentali per chi ritiene che Dugin sia, prima di tutto, un pensatore 'funzionale' all'agenda geopolitica del governo russo. Su tale controversa tematica, c'è da ribadire che ciò che risulta sicuro è che l'intellettuale sia animatore di una 'post-ideologia globale' critica dell'atlantismo e dell'egemonia della NATO. Difatti, Dugin è uno degli ideologi più importanti del pensiero neo-eurasiatista e il fondatore della cosiddetta 'quarta teoria politica'. Tale tesi politica si fonda sul superamento della dicotomia destra/sinistra e delle stesse ideologie che hanno dominato l'800 e il 900 come il comunismo, il fascismo e il liberalismo.