Nella puntata di questo giovedì 18 luglio della trasmissione "In onda" su La7 è intervenuto il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti, che ha parlato di tutte le più attuali vicende politiche, a partire dalle conseguenze di una possibile crisi di Governo fra Lega e M5S.

Il segretario del PD Zingaretti: 'Il progetto politico giallo-verde è finito e fallito'

Il segretario del PD ha iniziato parlando del caso del presunto finanziamento russo alla Lega, affermando: "La mozione di sfiducia è una delle ipotesi in campo, magari dopo che il ministro avrà riferito in Aula - già Conte lo dovrebbe fare il 24 al Senato - ma il Parlamento deve sapere quello che sta accadendo".

Poi sulla possibile crisi di Governo, Zingaretti ha detto: "Salvini ha ora in mano un fiammifero spento, la vera novità di queste ora è che il progetto politico giallo-verde che ha governato in questi 13 mesi è ora fallito e finito. Al di là dell'apertura o meno di una crisi. Da una settimana a questa parte l'Italia è governata da due forze politiche che neanche si incontrano più, che parlano attraverso i media e si insultano. I dossier più importanti del Governo vedono queste due forze su linee contrapposte. Essi non sono più d'accordo su nulla. Il dato politico è che il loro progetto è fallito. L'elemento deflagrante di tutto è stato quando Conte ha affermato che il ministro Salvini ha detto una bugia, questo ha logorato anche i rapporti personali".

Nicola Zingaretti: 'Non ci sarà una maggioranza che coinvolga il PD, vadano a casa e si torni al voto'

Il segretario del PD ha poi aggiunto: "Assolutamente non esiste in questo Parlamento una maggioranza diversa, e sicuramente non ci sarà una maggioranza che coinvolga il PD. Quando avviene in queste ore è molto grave: i tre massimi esponenti del Governo - Salvini, Di Maio e Conte - non si rivolgono la parola, e nessuno sa cosa accadrà sull'Autonomia e sulla Flat Tax.

Questo va denunciato, ora siano coerenti: ci hanno provato, ma adesso vadano a casa. Devono trarre le conseguenze di tutto questo. (...) Alla luce di quanto sta accadendo mi rende ancora più convinto che non possiamo governare col M5S. Il livello della crisi democratica, economica e sociale, e tutti i problemi che loro hanno creato, richiede che si vada davanti agli italiani.

E noi diremo che le alternative sono due: o la Lega o si volta pagina con il PD (...) Mattarella sarà il garante ovviamente, ma il mio parere è che serve un Governo che sia espressione del voto popolare e che spieghi agli italiani come si risolvono i problemi".

Zingaretti ha precisato: "Può accadere domani o fra tre mesi, ma credo che questo esperimento fra due forze alternative, che ad alcuni avevano dato delle speranze, è ormai finito. Noi dobbiamo prepararci per offrire agli italiani un'alternativa. Nel PD tutto quel che è avvenuto in questi giorni è successo con la massima concertazione, siamo tutti d'accordo. Dopo il dibattito parlamentare valuteremo di presentare una mozione di sfiducia (...) Ma comunque devono andare a casa, perché oramai Lega e M5S stanno lavorando solo a strapparsi voti l'uno con l'altro, e ciò non coincide con l'interesse degli italiani".

Il segretario dem ha anche aggiunto: "Pure i mercati gradirebbero, di fronte a una crisi Politica, il fatto che in 60 o 90 giorni questo Paese abbia un Governo legittimato dal voto popolare, che affronti finalmente i nodi strutturali dello sfascio a cui questo Governo ci ha portati (...) Se si va al voto sono contento, perché questo Governo rappresenta un'agonia per lavoratori, cassintegrati e per coloro che soffrono. Noi siamo responsabili e vogliamo dare una speranza a tutte queste persone. Adesso noi possiamo rivolgersi a loro con credibilità, in quanto sono stati abbandonati da chi sta governando ora l'Italia".

Zingaretti sui rapporti a sinistra

Riguardo ai rapporti a sinistra, il segretario dem ha detto: "Sta partendo la Costituente delle Idee, sarà il più grande dibattito sul futuro dell'Italia che ci sarà in questo Paese.

Esso vedrà il PD fra i protagonisti, assieme a sindacati, forze produttive e persone comuni. Noi come PD saremo il baricentro dell'alternativa rispetto a chi ha fallito la sfida del Governo (...) Serve aprire una nuova stagione politica. Quando dico di andare al voto lo dico per ridare speranza alle persone che soffrono (...) Dobbiamo rivedere tante scelte economiche e de-ideologizzare tante situazioni".