Alessandro Di Battista prova a suonare la carica per il M5S. Lo fa attraverso un post pubblicato sul suo profilo Facebook nel quale lancia una vera e propria sfida all’ex alleato di governo Matteo Salvini. Dibba si dice infatti convinto che, in caso di immediato ritorno alle urne senza passare per un governo di ‘decantazione’, il suo Movimento riuscirebbe ad ottenere un successo inatteso, incamerando addirittura “valanghe di consensi”. Il motivo è presto detto: il leader della Lega sarebbe “molto più debole di quanto appaia”. La chiusura nei confronti di Salvini, però, non è totale, perché Di Battista vedrebbe di buon occhio un Presidente del Consiglio pentastellato.

Il post di Alessandro Di Battista che scuote il M5S

Il M5S guidato dal capo politico Luigi Di Maio è al momento impegnato nel cercare di chiudere un accordo con il Pd per dare vita a quello che è già stato denominato il governo giallorosso. Non tutti, però, all’interno del movimento politico fondato da Beppe Grillo, concordano con la linea di apertura al partito di Renzi e Zingaretti adottata dai gruppi parlamentari pentastellati. È il caso del battitore libero Alessandro Di Battista. Dopo qualche giorno di auto imposto silenzio, il Dibba decide di riprendersi prepotentemente la scena mediatica pubblicando un post sul suo profilo Facebook aperto dalla riflessione sul “potere contrattuale immenso” posseduto in questo momento storico dal M5S, considerato il fatto che “tutti ci cercano”, il Pd a sinistra come la Lega a destra.

Di Battista ritiene assolutamente “essenziale” sfruttare questo potere. Come? La risposta la offre lui stesso qualche riga più in basso: “Andando al voto adesso”.

L’attacco alla Lega e al Pd

Alessandro Di Battista sfida la Lega del capitano Salvini, scavalcando di fatto le prerogative del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a ripresentarsi subito alle urne.

Il leader leghista, infatti, viene ritenuto “molto più debole di quanto appaia” e il M5S, al contrario di quanto si possa pensare, potrebbe prendere “valanghe di consensi”, ma solo a patto che si presenti compatto e che faccia una “grande campagna elettorale”. Anche la considerazione dell’altro grande avversario del Movimento, il Pd, non è confortante per il partito di Zingaretti, visto che, secondo Dibba, i Dem si presenterebbero alle elezioni “spaccati in due, tre o quattro pezzi” e il Segretario avrebbe il “terrore che Renzi spacchi il Pd”.

Le condizioni di Di Battista: ‘Taglio dei parlamentari e revoca delle concessioni autostradali ai Benetton’

Ma il leader extraparlamentare del M5S non è pago. Intanto il suo augurio è che non siano le istituzioni europee a scrivere la prossima legge di bilancio italiana. Ma, soprattutto, Di Battista decide di “alzare la posta” avanzando due condizioni irrevocabili nei confronti di Lega e Pd: “Il taglio dei parlamentari e la revoca delle concessioni autostradali ai Benetton”.