Dato ormai per certo che l'attuale governo non ha un futuro, questo è il momento in cui Lega e Movimento Cinque Stelle iniziano a togliersi reciprocamente sassolini dalla scarpa. Un'evoluzione che certifica, qualora ve ne fosse bisogno, che il rapporto non si è mai spogliato delle ruggini dettate da una profonda eterogeneità di due partiti che, per oltre un anno, hanno provato a far leva su un contratto che teneva in piedi degli equilibri molto fragili. Sulla pagina Facebook del Movimento Cinque Stelle sono apparsi diversi post che hanno chiamato in causa la Lega e Matteo Salvini in cui lo si accusa di aver inciuciato con Berlusconi e di aver negato al Paese alcune riforme.

La Stampa racconta di una telefonata tra Berlusconi e Salvini

Il Movimento Cinque Stelle ha pubblicizzato un articolo de La Stampa in cui viene rivelato quello che sarebbe un retroscena relativo al rapporto tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini nelle ultime settimane. In particolare il quotidiano torinese ha lanciato l'indiscrezione secondo cui tra il leader della Lega e il Cavaliere ci sarebbe stata una telefonata, precedente alla crisi, in cui il leader del Carroccio avrebbe chiesto rassicurazioni sul fatto che Forza Italia non si sarebbe prestata a "strani patti". Il riferimento va, ad esempio, alla possibilità che il partito forzista si sarebbe potuto imbarcare in una qualche esperienza di governo istituzionale teso ad evitare imminente elezioni, bramate, invece, dalla Lega, sicura di vincere grazie ai sondaggi.

La risposta arrivata da Berlusconi sarebbe stata quella che Salvini voleva: un patto per un'alleanza pre-voto, scongiurando l'ipotesi che la Lega possa di andare da sola alle elezioni senza l'ausilio del centro-destra.

M5S parla di inciucio Lega-Berlusconi

Il commento del Movimento Cinque Stelle alla cosa è stato particolarmente duro: "C'è chi sta con i cittadini e chi continua ad inciuciare con Berlusconi".

Si è mossa inoltre l'accusa alla Lega che, facendo cadere il governo, abbia, di fatto, condannato l'Italia all'immobilismo e all'aumento dell'Iva. La scelta di Salvini, si legge nel post, asseconderebbe la sua volontà di non riformare la giustiza, di introdurre il salario minimo e tagliare le poltrone. "Poi - hanno tuonato - eravamo noi quelli del No'.

Il M5S ha evidenziato come la Lega non vorrebbe davvero il cambiamento, ma, tornando con Berlusconi, voglia mantenere in piedi il vecchio sistema. Nel frattempo sembra che presto Salvini incontrerà Meloni e Forza Italia per capire la possibilità di ricostruire nuovamente il vecchio centro-destra, stavolta però trainato dal Carroccio.