L'Italia osserva con attenzione le evoluzioni delle vicende politiche. Tutto sembra far credere che presto il Paese avrà un governo formato da Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle. Nel corso di un'intervista rilasciata a Fanpage Laura Boldrini ha analizzato la situazione ed ha evidenziato come la possibile costituzione di una maggioranza giallorossa atta a sostenere un esecutivo possa costituire un atto di responsabilità verso la nazione. A ciò ha aggiunto il fatto che l'eventuale nuovo management del paese dovrà badare ad alcune emergenze, quali ad esempio l'emigrazione dei tanti giovani che lasciano l'Italia.

L'ex Presidente della Camera dei Deputati è stata spesso protagonista di duelli dialettici particolarmente ruvidi con il ministro Matteo Salvini, verso il quale non ha risparmiato critiche rispetto alle politiche messe in atto nel corso del suo mandato e per i toni utilizzati negli ultimi giorni.

Boldrini parla di clima d'odio in eredità

La prima critica nei confronti di Matteo Salvini riguarda quella che sarebbe l'eredità lasciata dalle sue politiche. Secondo la Boldrini, infatti, il leader leghista avrebbe lasciato un Paese fermo, caratterizzato da una crescita economica pari a zero e soprattutto "isolato sul piano internazionale, con un clima tossico, avvelenato da pillole quotidiane di odio".

Allo stesso modo non ha fatto mistero che il percorso che dovranno, eventualmente, intraprendere Pd e M5S può essere considerato in salita, considerata l'eterogeneità tra i due partiti che da anni si caratterizzano per l'essere duramente in contrapposizione. Salvini, tra le altre cose, avrebbe accusato la Boldrini, come i partiti destinati a sostenere il nascituro esecutivo, di essere a caccia di poltrone.

Un orizzonte smentito dall'ex Presidente della Camera dei Deputati. La militante di LeU non ha usato giri di parole per porre in evidenza il fatto che le parole del leader leghista nascono dall'esigenza di fare propaganda, prima di mettere in chiaro che lei non è affatto in cerca di qualche tipo di incarico.

Per la Boldrini discontinuità deve essere sulle emergenze

Zingaretti vuole discontinuità nel nuovo governo rispetto a quello gialloverde. Un'idea che la deputata condivide soprattutto per alcune emergenze. Uno dei problemi citati dalla Boldrini è quello relativo alla fuga dei cervelli. "Ci sono - ha evidenziato - migliaia di giovani che lasciano il nostro Paese perché non siamo in grado di garantire loro un futuro". L'obiettivo è, perciò, quello di individuare una strada che possa valorizzare le competenze ed evitare l'uscita dai confini delle persone più qualificate, così come, secondo il suo pensiero, si dovrebbe puntare a rendere meno problematico il rapporto delle donne con il mondo del lavoro, omologandosi a quanto avviene negli altri paesi dove la situazione per il gentil sesso è decisamente meno problematica.

Il tutto mentre Salvini è pronto ad organizzare una grande manifestazione di piazza. La Boldrini benedice il diritto di protestare, ma non manca qualche frecciatina. Laura Boldrini riguardo a quelli che sono stati i toni utilizzati dall'ex ministro dell'Interno ha voluto sottolineare come, a suo avviso, ''alcuni appelli si siano caratterizzati per essere fin troppo sguaiati. Allo stesso modo non ha gradito la strumentalizzazione delle vicende che hanno portato alla formazione del governo giallorosso, ponendo in risalto il fatto che è tutto è avvenuto senza alcuna manovra che sia andata al di là dei binari della Costituzione".