Entro martedì prossimo, 27 agosto, le delegazioni di Pd e M5S dovranno verificare se esistono le condizioni per una nuova maggioranza di governo, ma in un clima politico così convulso c'è anche chi rispolvera la 'teoria dei due forni' e non chiude le porte alla Lega. Sarebbe abbastanza surreale, dopo quanto accaduto pochi giorni fa nell'aula del Senato e l'assalto frontale del premier dimissionario Giuseppe Conte nei confronti di Matteo Salvini. Ma lo stesso leader del Carroccio con una mossa che sa tanto di 'testacoda', si è detto disponibile a non chiudere del tutto la porta ad un nuovo accordo con il M5S.

Per il momento i vertici pentastellati hanno chiuso a questa ipotesi, c'è però chi pensa che lo stesso fatto che la Lega sia tornata a cercare il Movimento dopo quanto accaduto sia una cosa positiva. Inevitabile, in realtà, perché gli equilibri del parlamento sono quelli determinati dalle elezioni politiche dello scorso anno e qualunque maggioranza non può che passare dai 5 Stelle. L'ex deputato Alessandro Di Battista è tra coloro che guardano in maniera positiva l'apertura della Lega se non altro per ribadire lo strapotere 'contrattuale' dei grillini.

'Tutti cercano il M5S'

Ed è proprio sottolineando un 'immenso potere contrattuale' che Di Battista inizia il suo lungo post su Facebook. "Ci cercano tutti e dobbiamo sfruttare questo potere nell'esclusivo interesse degli italiani".

L'ex deputato sottolinea come la sua visione non abbia nulla a che vedere con quelle della stampa "sempre più confusa" e va in controtendenza con i sondaggi, anche quelli più recenti. "Se andiamo al voto adesso e ci presentiamo compatti raccogliamo valanghe di consensi. Salvini è più debole di quanto appaia ed il Pd arriverebbe spaccato al voto".

Però, nel contempo, Di Battista sottolinea che andare al voto adesso è un rischio. "La prossima Finanziaria la scriverebbe l'Unione Europea e da cittadino non vorrei mai una cosa del genere".

Due 'pretese'

"Pretendo due cose" e lo dice a chiare lettere nel post. "Il taglio dei parlamentari e la revoca delle concessioni autostradali ai Benettono sono obiettivi che vanno raggiunti in questa legislatura".

Di Battista considera inoltre "una buona cosa le aperture della Lega verso il Movimento anche perché avere un nostro presidente del Consiglio non mi dispiacerebbe". Sul Pd sottolinea come "le loro porte sono spalancate, Zingaretti fa la parte di chi pone veti, ma il loro terrore è che Renzi spacchi il partito". Conclude sottolineando ancora che "tutti cercano il Movimento" e ribadisce nuovamente i due punti suddetti sulla questione del taglio degli eletti e delle austrostrade, sottolineando che "il Movimento bada al sodo, così come ha fatto ieri Luigi Di Maio".