La trattativa tra M5S e Pd, finalizzata alla formazione di un nuovo Governo, ha subito un brusco rallentamento durante la mattinata di martedì 27 agosto. Il previsto incontro tra le due parti in causa, già fissato per le ore 11:00, è stato annullato e rinviato a data da destinarsi. A prendere l’iniziativa sono stati i pentastellati, stufi dei tentennamenti dei Dem sul nome di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Inutile discutere se il Pd non si decide a confermare Conte come Presidente del Consiglio: questo il pensiero del capo politico grillino Luigi Di Maio.

A questo proposito, la trasmissione di La7 "L’Aria che tira Estate" ha ipotizzato un elenco dei possibili ministri dell'eventuale esecutivo giallorosso. Il dato più clamoroso sarebbe il ritorno del piddino Marco Minniti al Ministero dell’Interno, al posto dell’uscente Matteo Salvini, oltre all’assenza di Di Maio dalla rosa ministeriale.

Il totonomi dell'eventuale Governo giallorosso

Quella andata in onda nella mattinata di martedì 27 agosto su La7 non è stata certo una puntata tranquilla del talk show "L’Aria che tira Estate". Gli ospiti della trasmissione infatti si sono scontrati verbalmente, soprattutto l’esponente Pd Lia Quartapelle e il giornalista Mediaset Mario Giordano. Ma ad attirare l’attenzione del pubblico è stato un breve siparietto durato circa un paio di minuti.

Uno dei conduttori della trasmissione, con l’aiuto delle immagini preparate dalla regia, ha mostrato la possibile squadra di Governo giallorossa. Per prima cosa, viene data quasi per scontata la riconferma di Giuseppe Conte nel ruolo di Presidente del Consiglio, come accaduto già a Massimo D’Alema negli anni ‘90, a Silvio Berlusconi nel 2005 e “infinite volte” durante la Prima Repubblica (pensiamo a Giulio Andreotti sette volte Presidente del Consiglio).

Stavolta però il giurista pugliese potrebbe non essere affiancato da due vice, visto che quel ruolo potrebbe essere ricoperto da una sola persona: Andrea Orlando, attuale vicesegretario del Pd.

Le caselle chiave di Interno, Esteri ed Economia andrebbero tutte al Pd

Per quanto riguarda i nomi di tutti gli altri ministri, "L’Aria che tira Estate" parte da quelli più pesanti.

Posta la conferma del Ministro M5S Alfonso Bonafede alla Giustizia, quello dell’Interno passerebbe dalle mani di Salvini a quelle di Marco Minniti, già suo predecessore al Viminale durante il Governo Gentiloni. E proprio Paolo Gentiloni tornerebbe a occupare il Ministero degli Esteri dopo l’esperienza alla Farnesina fatta durante l’esecutivo Renzi. All’Economia invece, in sostituzione di Giovanni Tria, andrebbe l’esponente Pd Antonio Misiani, ex tesoriere del partito sotto la gestione Bersani, ma descritto oggi come molto vicino al nuovo segretario Nicola Zingaretti.

Confermati quasi tutti i Ministri M5S tranne Di Maio

Il Ministero del Lavoro e quello dello Sviluppo Economico, attualmente guidati del leader M5S Luigi Di Maio, dovrebbero passare rispettivamente all’ex consigliere economico di Renzi (ora nella corrente di Maurizio Martina) Tommaso Nannicini e alla vicesegretaria Pd Paola De Micheli.

Il capogruppo pentastellato al Senato, Stefano Patuanelli, andrebbe invece a sostituire il compagno di Movimento Danilo Toninelli alle Infrastrutture. Mentre il fedelissimo di Di Maio, il Sottosegretario Vincenzo Spadafora, andrebbe alla Famiglia. Confermati infine i nomi dei pentastellati Riccardo Fraccaro ai Rapporti con il Parlamento, Sergio Costa all’Ambiente, Giulia Grillo alla Salute ed Elisabetta Trenta Difesa.