Tutto inizia il 2 agosto. È Matteo Salvini a proporre il nome di commissario europeo a Giuseppe Conte, in quanto vincitore delle elezioni europee del 26 maggio scorso, con il 34% di voti. Il candidato scelto dovrà passare l’esame del Parlamento europeo. Difficilmente un nome di stampo sovranista sarà accettato in Europa. Quindi trapela l’idea di Salvini di mandare qualcuno che venisse bocciato e preferendo la strada dell’opposizione. Intanto, Giuseppe Conte incontra Ursula Von der Leyen, la presidente eletta della Commissione Europea. Gli europarlamentari del M5S sono stati determinanti per la sua vittoria.

Il 7 agosto il Senato si riunisce per la mozione sulla Tav. È l'occasione di apertura di una crisi di governo in pieno periodo estivo. La maggioranza appare divisa: la Lega è favorevole, il premier anche, M5S contrari. Ad aprire la crisi il capogruppo Massimiliano Romeo con il discorso concordato con il premier leghista. “Non possiamo più accettare il blocco di alcune opere fondamentali: chi vota no alla Tav si assume la responsabilità politica delle scelte che conseguiranno nei prossimi giorni e nei prossimi mesi” esordisce Romeo. Nel giorno seguente, nel comizio serale di Pescara si diffondono pubblicamente le intenzioni di Matteo Salvini, non c’è più una maggioranza, la via maestra sono le elezioni anticipate.

Poco prima delle 23:00 Giuseppe Conte dichiara lo stato di crisi e la sua volontà di presentarsi davanti al Parlamento per la sfiducia. Chiede una crisi trasparente.

La settimana di Ferragosto, Maria Elisabetta Alberti Casellati convoca i capigruppo del Senato per la calendarizzazione sulle comunicazioni del premier. Lega e M5S sono di nuovo divisi.

I primi chiedono una data antecedente al 15, mentre M5S, Pd e Misto sono propensi per il 20 agosto. Da qui si inizia a parlare di una probabile coalizione tra i grillini e i democratici, anche se quest’ultimi devono risolvere ancora le fazioni all’interno del partito tra Renzi e Zingaretti.

Matteo Salvini, nei comizi in giro per l'Italia continua a chiedere le elezioni.

Il 20 agosto, alle 15, Giuseppe Conte fa le comunicazioni e comunica di dimettersi. Durante il dibattito, la Lega ritira la mozione di sfiducia, presentata i giorni precedenti. Sergio Mattarella dopo il colloquio con il premier uscente convoca il primo giro di consultazioni. Ascoltati tutti i leader politici, il Capo dello Stato dichiara che sono state avviate iniziative per un’intesa e concede tempo fino alla prossima settimana. Dal 27 agosto al via il nuovo giro di consultazioni.

Lo scenario attuale: alleanza PD-M5S o voto

Si inizia a far sempre più presente l'ipotesi di un governo giallorosso. Pd e M5S si incontrano, ma un accordo sembra ancora lontano. Dopo diversi incontri tra gruppi parlamentari e capi di partito Zingaretti e Di Maio, l'accordo non sembra ancora decollare.

Oggi, al via il giro finale di consultazioni. Questo pomeriggio si presenteranno davanti a Mattarella, il Presidente del Senato, della Camera e le delegazioni minoritarie. Domani è la volta dei principali partiti:

  • 10.00 Gruppo Parlamentare per le Autonomie
  • 10:30 Liberi e Uguali Camera dei deputati
  • 11:00 Fratelli d'Italia
  • 16:00 Partito Democratico
  • 17:00 Forza Italia - Berlusconi Presidente
  • 18:00 Lega - Salvini Premier
  • 19:00 MoVimento 5 Stelle