Il Pd le sta provando proprio tutte per liberarsi dall’ingombrante presenza di Matteo Salvini al governo. Stavolta è il segretario Dem in persona, Nicola Zingaretti, ad annunciare l’avvio di una raccolta firme finalizzata alla richiesta di dimissioni del Ministro dell’Interno e Vicepremier del governo gialloverde guidato da Giuseppe Conte. L’altisonante annuncio zingarettiano arriva dalle colonne de Il Corriere della Sera, quotidiano a cui il numero uno del Pd ha deciso di rilasciare un’intervista di fuoco contro l’esecutivo e, soprattutto, contro il capitano della Lega.

L’intervista di Zingaretti al Corriere della Sera

È un Nicola Zingaretti carico e deciso quello che si presenta di fronte al taccuino del più importante quotidiano italiano per concedere un’intervista (non firmata ndr) in cui si scaglia contro l’uomo politico del momento, nel bene e nel male: Matteo Salvini. Il segretario del Pd la prende alla larga, analizzando a modo suo i dati su crescita economica e occupazione pubblicati recentemente dall’Istat. Secondo lui, infatti, “la verità è che ci sono più posti di lavoro, ma c’è meno lavoro”. Anche se i numeri certificano che la disoccupazione nel nostro Paese è scesa al livello del 2012, per il successore di Matteo Renzi si tratta di lavoro “precario e parcellizzato”.

Insomma, la situazione economica italiana sarebbe “drammatica”, e tutto per colpa della “danza macabra” ballata dal governo M5S-Lega. Zingaretti decide di picchiare duro parlando di una “classe dirigente irresponsabile” che sarebbe “mossa solo da interessi personali”.

Il segretario Pd: ‘Salvini spacca il Parlamento’

Passando a parlare del personaggio Matteo Salvini, il segretario del Pd lo vede come ormai “prigioniero di uno schema politico” da lui stesso messo in piedi, nonostante il “grande consenso popolare” che ancora riscuote.

Il leader della Lega, però, è diventato anche il pensiero fisso dei Dem che secondo il loro capo dovrebbero diventare “seri” e non dovrebbero più “seguire in maniera ossessiva i suoi tweet per rispondergli”. Per quanto riguarda lo slittamento della mozione di sfiducia contro Salvini sul Russiagate, invece, Zingaretti si dice convinto che la posizione tenuta dal Pd abbia costretto il Premier Giuseppe Conte a dare del “bugiardo” al Ministro dell’Interno.

In caso contrario, invece, “la vicenda si sarebbe chiusa in 48 ore”. Il numero uno del Nazareno chiede ai suoi sostenitori di “costruire un’altra via” rispetto “all’odio” propagandato da Salvini. Per questo motivo annuncia l’avvio di una raccolta firme per chiedere le dimissioni dal governo di quello che bolla come “il Ministro che spacca il Parlamento”.