Matteo Salvini non vede l'ora di andare alle elezioni. Dopo aver aperto la crisi del governo, i sondaggi regalano alla Lega potenziali percentuali di consenso che vanno oltre il 35% e questo rende innegabilmente ottimista il pensiero leghista in vista di una possibile tornata elettorale. Tra l'attualità e l'orizzonte urne c'è però uno scoglio, l'eventualità che Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico avviano un nuovo governo ed una nuova maggioranza. Proprio attorno a questa possibilità si incentra l'editoriale pubblicato da Marco Travaglio su Il Fatto Quotidiano.

Il giornalista sottolinea come Salvini possa avere inavvertitamente perso il controllo della situazione considerato quanto potrebbe accadere a stretto giro di posta.

Travaglio rievoca i 'pieni poteri'

L'ambizione di Matteo Salvini, una volta abbandonato il sodalizio con i Cinque Stelle, è quella di diventare premier. Una sua espressione, attraverso cui ha chiesto "pieni poteri" agli italiani, ha fatto discutere poiché rievoca addirittura parole usate dal Duce. Travaglio, evidentemente, non l'ha dimenticata. Anzi, la rievoca sottolineando come, in realtà, al momento i "pieni poteri", così come "i voti", se li possa scordare. Una considerazione che nasce dal fatto che, anche con l'eventuale appoggio di Forza Italia e Fratelli d'Italia, il leader della Lega in Parlamento resterebbe a capo di una minoranza.

"Il colpo di mano - annuncia Travaglio - del redivivo centro-destra col soccorso della cosiddetta presidente del Senato per anticipare il voto su Conte alla vigilia di Ferragosto è miseramente fallito".

Per Travaglio meglio evitare le elezioni a ottobre

Travaglio ha, inoltre, anticipato come al momento si vada verso la soluzione più ragionevole, ossia la costituzione di una maggioranza Pd-M5S-sinistra.

Il 20 agosto, salvo dimissioni di Conte, sottolinea come il nuovo asse dovrà evitare che il Presidente del Consiglio venga sfiduciato in Parlamento dal voto di Lega, Fi, Fdi. "Il 20 - evidenzia Travaglio - Conte potrebbe mettere Salvini ancora di più nell'angolo". Questo perché una volta incassata la fiducia potrebbe presentarsi al Quirinale "legittimato - scrive il giornalista - a tentare un bis senza i ministri leghisti".

Da valutare eventualmente chi sarà chiamato a rimpiazzare i rappresentanti in seno all'esecutivo, tra l'altro attaccati dal direttore de Il Fatto Quotidiano poiché ancora al loro posto nonostante gli scenari di crisi generati dalla scelta della stessa Lega. L'obiettivo secondo Travaglio non è fare pasticci anti-elezioni, ma fare poche cose necessarie e popolari. Il riferimento va alla necessità di scongiurare l'aumento dell'Iva, la nuova legge di Bilancio, aggiornare la legge elettorale adattandola ad una rappresentanza di 345 parlamentari in meno e traghettare il Paese verso elezioni a marzo. Andare al voto ad ottobre secondo Travaglio porterebbe l'esercizio provvisorio e dare vita, a suo dire, ad innescare possibili opere di speculazione a carico dell'Italia.