È passato esattamente un anno da quando l'Italia ingaggiava un vero e proprio braccio di ferro con l'Europa. Erano i tempi in cui il Bel Paese chiedeva la possibilità all'Europa di innalzare il debito e finanziare misure come quota 100 ed il reddito di cittadinanza. I toni erano aspri e non certo cordiali. Adesso che al governo italiano non c'è più il pensiero sovranista della Lega e di Matteo Salvini, si sta un po' acquisendo la consapevolezza generale che, da parte dell'Europa, possa esserci maggiore benevolenza in merito a due temi attorno a cui si snoda il futuro del Bel Paese: i conti e i migranti.

Secondo Daniele Capezzone, però, al momento i presunti buoni rapporti che adesso ci sarebbero tra l'Italia e l'Ue, sulla base della nuova direzione Politica favorita dall'ingresso al governo del Pd, non si sarebbero, attualmente, concretizzati in alcun vantaggio per l'Italia. Anzi, il giornalista, in un editoriale apparso sul sito di Nicola Porro, ha manifestato una certa negatività rispetto agli ultimi sviluppi delle politiche che intercorrono tra il governo italiano e i vertici europei..

All'orizzonte poche concessioni

Capezzone sottolinea come, al momento, più che benevolenza dell'Ue nei confronti dell'Italia si registri "avarizia" e, allo stesso tempo, avanza l'idea che ogni "minima concessione, ma proprio minima" sarebbe "discrezionale, non automatica, subordinata alla valutazione politica delle autorità europee".

E con particolare riferimento alla possibile revisione del patto di stabilità, Capezzone ha sottolineato come all'Ecofin di Helsinki l'argomento sia stato appena sfiorato, sottolineando la "plastica assenza dei ministri dell'Economia di Francia e Germania". "Come dire -evidenzia Capezzone - non si tocca niente". Smentisce la possibilità che il deficit concesso possa arrivare al 2,4-2,5% (negato un anno fa al governo gialloverde), mentre prende corpo l'ipotesi di scendere al 2% con l'unica possibilità di scorporare eventuali investimenti legati a ciò che il giornalista definisce "fuffa green".

Capezzone prevede possibile fregatura sui migranti

C'è attesa, inoltre, per capire come cambierà la linea del governo sui migranti, considerata la fuoriuscita di Salvini che, invece, aveva scelto la durezza della propria posizione. Da tempo si parla di un'ipotesi redistribuzone automatica in Europa successiva all'eventuale incondizionata ed iniziale accoglienza italiana.

"Francia e Germania - rivela l'opinionista -sono disponibili a dare una mano solo per i profughi". Un dato che riguarderebbe unicamente il 10% degli sbarcati, per il resto, secondo il giornalista, ci si dovrebbe affidare solo ad "impegni verbali".

L'assenza di trattati o comunque di carte destinate a disciplinare le nuove regole, rischierebbero di determinare, secondo Capezzone, il fatto che "l’unica cosa certa è la fregatura per l’Italia". Il giornalista ha avuto, inoltre, di mettere in rilievo quanto ogni margine di concessione dipenderà strettamente, da quanto in quel momento "Bruxelles, Parigi e Berlino avranno interesse a riconoscere a un governo già ritenuto vassallo".