Il nuovo governo presieduto da Giuseppe Conte presto sarà chiamato a varare la nuova legge di bilancio. Si tratterà di un passaggio cruciale per il futuro dell'Italia, considerato che occorrerà trovare più di venti miliardi di euro per scongiurare l'aumento dell'Iva. Una prospettiva che le forze politiche intendono evitare e sul quale lo stesso Mattarella si è esposto sottolineando come forse sarebbe opportuno rivedere quelli che sono i parametri che regolano il patto di stabilità europeo.
Proprio l'intervento del Presidente della Repubblica è diventato l'oggetto di un tweet del cancelliere austriaco Sebastian Kurz. Il più giovane capo di governo del Continente (è un classe '86) ha respinto con forza l'ipotesi che l'Europa debba in qualche modo farsi carico di quelli che potrebbero essere i problemi economici dell'Italia nel varare la nuova legge di bilancio.
Ue potrebbe essere più benevola verso l'Italia
Sebastian Kurz ha scelto di postare un articolo nel quale viene messa in evidenza la richiesta del Presidente della Repubblica Italiana di rivedere quelli che sono gli attuali parametri disposti dai vari trattati europei che disciplinano i settori economici di ciascun paese sembro dell'Unione Europea.
A margine di questo, con un doppio tweet, il leader austriaco non ha avuto particolari remore nell'opporsi con durezza all'ipotesi che, in qualche modo, Bruxelles possa tendere una mano a Roma. Si tratta, tra l'altro, di un'idea che, negli ultimi giorni, ha acquisito credibilità grazie al fatto che l'uscita dal governo di Matteo Salvini pare aver suscitato l'approvazione in molte "cancellerie" europee.
A ciò va aggiunta la nomina di un nuovo governo in cui hanno trovato posto figure come quelle del Ministro dell'Economia Gualtieri, la cui scelta ha suscitato, ancora prima che fosse ufficiale, l'approvazione della presidente designata della Bce Ursula von der Leyen.
Kurz ritiene che si debbano sanzionare i trasgressori
La prospettiva di aiutare quello che resta comunque il terzo paese contribuente dell'Unione Europea, ossia l'Italia, viene allontanata con decisione dal cancelliere austriaco.
"Respingiamo rigorosamente - ha scritto - un ammorbidimento delle regole di Maastricht come richiesto dall'Italia". "Non può - ha evidenziato - diventare una seconda Grecia. Ad ogni modo, noi non siamo pronti a pagare i debiti dell'Italia".
E non manca anche una stoccata relativa all'opportunità di punire i paesi che non rispettano i parametri: "L'attuale dibattito mostra ancora una volta la necessità di un nuovo trattato UE, con sanzioni in caso di violazione delle norme. Il mancato rispetto delle regole sul debito deve comportare automaticamente sanzioni".