Dai 26 punti previsti si passa a 29, il programma targato Pd-M5S si amplia in vista della riapertura dei lavori per la nuova manovra finanziaria che con molta probabilità entrerà in vigore a partire dal prossimo anno. Taglio del cuneo fiscale, blocco dell'aumento Iva, proroga dell'Opzione Donna, politiche per il welfare e revisione di quota 100; sono questi le priorità dell'esecutivo giallo-rosso sulla quale si è iniziato già a discutere.

SI discute su una riforma Irpef

Nei piani del Governo anche la riforma Irpef: "Occorre porre in essere una riforma fiscale, che contempli la semplificazione della disciplina, una più efficace alleanza tra contribuenti e Amministrazione finanziaria e la rimodulazione delle aliquote", sottolinea l'esecutivo.

L'obiettivo, infatti, consiste in un'alleggerimento della pressione fiscale senza intaccare la finanza pubblica. Tuttavia, si mirerà anche alla continuazione della spending review con lo scopo di limitare la spesa e salvaguardare i conti pubblici oltre alla revisione della cosiddetta flat-tax expenditures.

Stando a quanto riporta il quotidiano "Il Sole 24 Ore", inoltre, si ipotizza l'introduzione del piano impresa 4.0 rafforzando gli interventi a favore delle piccole e medie imprese e favorendo gli investimenti. Quanto al tema Pensioni, invece, il Governo Conte-bis punta ad un restyling di Quota 100 anche se al momento appare tutto poco chiaro. Il nuovo esecutivo, insediatosi da pochi giorni a Palazzo Chigi, starebbe pensando di correggere il sistema delle quote sbandierato dalla Lega anche per far quadrare i conti della Legge di Stabilità e strappare il parere positivo da parte della Commissione Europea.

"Il Sole 24 Ore", inoltre riferisce che il Governo giallo-rosso starebbe pensando di prorogare il regime sperimentale donna fino a tutto il 2020 mentre si discute ancora sull'ipotesi di un'introduzione dell'Ape Sociale rafforzata che potrebbe prendere il posto della Quota 100. Nel mirino anche i decreti sicurezza voluti dalla Lega che disciplinano le norme sui migranti: si chiede, infatti, una risposta da parte dell'Unione Europea per la lotta al traffico illegale di persone.

Tuttavia, i giallo-rossi si sarebbero dimostrati favorevoli all'integrazione e non al rimpatrio.

Taglio del cuneo fiscale e salario minimo nell'agenda dell'esecutivo

Nell'agenda politica del Governo Conte-bis, anche il taglio del cuneo fiscale a favore delle imprese e delle famiglie al fine di aumentare i consumi e gli investimenti oltre all'introduzione del salario minimo più volte sbandierato dal Movimento 5 Stelle che mira ad incrementare di nove euro l'ora la retribuzione del lavoratore.

Il Partito Democratico, invece, sostiene che occorre tenere il considerazione i contratti collettivi di lavoro: per questo motivo, su questo punto del programma targato Pd-M5S si dovrà trovare una soluzione.