Dopo l’ennesima scissione del Pd, stavolta avvenuta per mano di Matteo Renzi, adesso anche il M5S si starebbe preparando ad una drammatica separazione interna. Nessuna notizia ufficiale per il momento, ma solo un retroscena pubblicato da Il Messaggero. Il quotidiano di proprietà di Caltagirone, non certo ‘amico’ del Movimento, racconta con dovizia di particolari dei forti malumori provocati dal troppo potere concentrato nelle mani di Luigi Di Maio e fa anche i nomi di alcuni pezzi grossi pronti a mollare i pentastellati per fondare un gruppo autonomo.

Ricostruzione ovviamente smentita seccamente dai vertici del M5S e bollata come una “clamorosa fake news”.

Il retroscena de Il Messaggero: ‘Venti di scissione nel M5S’

Se uno sprovveduto lettore leggesse l’edizione del quotidiano Il Messaggero di questa mattina, giovedì 19 settembre, si convincerebbe immediatamente che, dopo il Pd, anche il M5S si sta preparando ad una imminente e sicura scissione interna. Il giornalista Mario Ajello scrive persino di una “riunione top secret” tenuta da diversi ammutinati a 5 Stelle. Altri ancora si scambierebbero opinioni negative su Di Maio sia al telefono che nei corridoi parlamentari. Il motivo del presunto scontento che pervade le file dei pentastellati sarebbe, sempre secondo il giornale di Caltagirone, il profondo disappunto nei confronti della leadership dell’attuale Ministro degli Esteri e del suo “eccessivo strapotere”.

L’idea sarebbe quella di dare vita ad un gruppo autonomo in parlamento, proprio come ha appena fatto Renzi.

I nomi dei presunti congiurati anti Di Maio

Il Messaggero si spinge addirittura ad affermare che i cosiddetti “malpancisti” all’interno del M5S sarebbero in questi giorni “confortati” da quelli del Pd che la penserebbe “allo stesso modo” sulla questione legata alla leadership di Di Maio.

Ma non solo, perché i ‘caltagironiani’ fanno pure i nomi, e che nomi. Tra i congiurati anti Di Maio potrebbero esserci l’ex Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, i ‘fichiani’ Luigi Gallo e Giuseppe Brescia, ma anche Barbara Lezzi, Carla Ruocco, Massimo Misiti, Mattia Fantinati, Giuseppe D’Uva e persino Nicola Morra.

Ciliegina sulla torta sarebbe il fatto che il Premier Giuseppe Conte sentirebbe “l'esigenza di avere un raggruppamento di responsabili” che bilanci le sortite renziane.

La reazione furiosa del M5S

Inevitabile che, di fronte a questo mare di illazioni, il M5S dovesse reagire duramente. In un post apparso sulla pagina Facebook ufficiale del Movimento, le rivelazioni de Il Messaggero vengono mandate al macero bollandole come “clamorosa fake news”. Insomma, il giornalista stipendiato da Caltagirone si sarebbe inventato la vera e propria “bufala” di una scissione imminente tra i grillini. I pentastellati ironizzano sulla moda delle scissioni che, dopo Renzi e il gruppo musicale Thegiornalisti, dovrebbe ora colpire anche loro e bacchettano l’autore del pezzo perché si è inventato tutto senza nemmeno provare a contattarli. Per concludere, si tratta di una fake news che danneggia la “libertà di informazione dei cittadini”.