La politica sa essere strana. Può capitare, ad esempio, che Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle, dopo essersene dette di tutti i colori, finiscano per lavorare gomito a gomito in una squadra di governo. Ed è un'eventualità che, a giudicare dagli ultimi sviluppi delle vicende politiche, sembra ormai probabile. Può, inoltre, accadere che un ex Presidente dell'Inps come Tito Boeri, a lungo in aperta contrapposizione con il leader grillino, Luigi Di Maio, possa finire per diventare il nuovo Ministro del Lavoro. Un orizzonte che viene tracciato da un'indiscrezione lanciata da Il Messaggero e che è destinata quantomeno a far discutere.

Boeri via dall'Inps con il governo gialloverde

Come è noto, toccherà a Giuseppe Conte formare la squadra che comporrà il nuovo esecutivo, una volta ratificata l'intesa politica tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle. Il quotidiano romano, riguardo ad un dicastero importante come quello del Lavoro, lancia l'ipotesi che quello di Tito Boeri possa essere il nome scelto dal premier incaricato. Un'ipotesi che naturalmente è destinata a sollevare discussioni, perché, di fatto, si andrebbe a scegliere come successore di Di Maio uno che non ha mai riscosso particolare simpatia da parte del leader grillino. Non è un caso, ad esempio, che proprio durante il governo gialloverde sia cambiato il vertice dell'Inps, oggi occupato da Pasquale Tridico.

Tra Boeri e l'esecutivo uscente c'è stato un clima di tensione costante che ha toccato i picchi di maggiore avversione con delle dichiarazioni di Salvini che lo invitava a fare il Presidente dell'ente previdenziale o, al massimo, a candidarsi alle elezioni. Le dichiarazioni che maggiormente avevano infastidito il Ministro dell'Interno erano state quelle con cui il numero uno dell'Inps sosteneva che la sostenibilità della spesa previdenziale italiana sarebbe passata in buona parte dai contributi dei lavoratori stranieri che avrebbero dovuto arrivare in Italia.

Anche con Di Maio furono scintille, dato che finì addirittura per invitarlo alle dimissioni.

Tito Boeri favorevole al salario minimo orario

Com'è noto, uno dei temi su cui convergeva il pensiero di Lega e Movimento Cinque Stelle era quello relativo al superamento della legge Fornero. L'esecutivo ha partorito la misura sperimentale Quota 100 per anticipare la pensione di quanti volessero congedarsi in anticipo dal lavoro rispetto alle precedenti norme.

Un provvedimento che aveva destato l'allarme di Boeri che non nascondeva quanto ciò sarebbe gravato sulle generazioni successive. C'è, però, un tema sul quale il pensiero pentastellato e quello di Boeri sono sulla stessa lunghezza d'onda, quello del salario minimo orario. Si attende di capire se questo o altri aspetti basteranno per rendere Boeri un Ministro gradito all'universo grillino.